Nelle nostre società sempre più plurali abitate da individui e gruppi appartenenti a diverse culture, la questione identitaria rappresenta oggi la sfida più grande alla convivenza e l’ostacolo più insidioso all’integrazione. I processi identitari promossi dai vari modelli di integrazione come quello statunitense, britannico o francese, per citarne soltanto alcuni, non hanno raggiunto i loro obiettivi. Nella nostra modernità complessa e “liquida”, le diverse identità culturali condividono gli stessi spazi e lo stesso tempo ma sono sempre alla ricerca, in ciò che le divide, di valori e pratiche per prendere le distanze, marcare il territorio e delineare i confini. Autoctoni e nuovi cittadini sono e saranno destinati a con-vivere in modo inevitabile e irreversibile e devono quindi affrontare molteplici interrogativi: filosofici, antropologici, sociali, politici e educativi, per revisionare e conciliare identità e alterità.
Abdelkarim Hannachi, coordinatore dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio e Leoluca Orlando, giurista e politico, raccontano la loro esperienza, il primo perché ha vissuto i processi identitari e il secondo perché ha amministrato una città plurale.