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Crocevia Istanbul

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

di Martino Zummo 

Forse puoi ascoltarla e non vederla mai veramente. Come è successo a me. La prima volta che ci sono arrivato erano i primi anni del nuovo secolo, terzo millennio. 

Di passaggio per l’Anatolia per un progetto della Comunità europea mi avvicinavo con devozione e rispetto a  questa città dai tre nomi.

Per me era anche la ricerca di luoghi forse ancora   sopravvissuti, amati dentro le mitiche fotografie dell’occhio di Istanbul, Ara Guler e di un occidentale innamorato dell’Asia, di nome Marc Riboud, cantori di una città crocevia del mondo e di mondi contraddittori. 

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

È un antico Marzo quando esco prestissimo la mattina, e il freddo è pungente, al limite del gelo.  Penso a Pamuk e al suo libro su Istanbul. Sultanameth mi accoglie con i muezzin in contemporanea litania millenaria dai tetti delle moschee e madarse. 

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

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Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Primo scatto su uno stormo di piccioni, sopra la colonna malridotta che ricorda Costantino raffigurato come il dio Sole e, ove, narra la leggenda, si trovavano  parti della presunta croce di Gesù, ritrovate dalla devota madre di Costantino stesso, Sant’Elena. 

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

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Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Ho ascoltato Istanbul, verso Eyup che domina il Corno d’oro fuori dalle  mura di Costantinopoli antica, eretta in onore di uno dei compagni più stretti compagni del profeta, luogo sacr0, Mevlana, confraternita mistica. 

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

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Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

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Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Da Eyup a Taksim; dal Corno d’oro a Karakoy ho odorato Istanbul nella sua malinconia e nei suoi fossi per le nuove costruzioni. 

So dove trovarlo. Infatti l’occhio di Istanbul mi passa accanto sorretto da due persone e che lo aiutano a camminare. Chiedo udienza al vecchio Ara Guler, accanto al mio tavolo. Lui mi accorda il permesso solo giusto il tempo che arrivi il suo editore, con il quale ha un pranzo  di lavoro. 

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

 

Voglio chiedergli di Cartier Bresson che lui ha portato in giro per il Corno d’Oro, ma mi congeda in modo brusco e autoritario concedendosi solo a qualche mio scatto.

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Crocevia Istanbul (ph. Martino Zummo)

Tre scatti. Li mostro. Lui compiaciuto si scioglie e mi dice che si piace e si riconosce in questa foto. 

Caro vecchio Ara, armeno di nascita e istanbuliota d’adozione. Qualche anno dopo, da un letto d’ospedale hai mostrato il medio come ultimo atto della volontà di vivere. 

Di altro non so; ho ascoltato tutto ma è come se non avessi visto niente. Stordito dai balik di Eminonu la domenica pomeriggio e dalle nuvole grigie sul Bosforo. 

Dialoghi Mediterranei, n. 70, novembre 2024 
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Martino Zummo, fotografo palermitano, laureato in Giurisprudenza, svolge a partire del 1984, per conto di vari gruppi ed enti teatrali palermitani e non, incarichi professionali come fotografo di scena. Alterna ricerche e campagne fotografiche a mostre presso gallerie. Sue immagini sono state pubblicate negli USA e su riviste a diffusione internazionale. Ha esposto in Svizzera, Germania e ha recentemente curato a Palermo una mostra su Istanbul. Past and Present. Ha ricevuto dal Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia un Premio per la sua produzione fotografica quale “migliore autore italiano emergente”. Collabora con case editrici e redazioni di riviste.

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