di Seby Scollo
Amo la fotografia e ho iniziato a fotografare a partire dal mio paese, da Buccheri nel Siracusano dove sono nato e cresciuto e dalla dimensione locale abitata e vissuta ho imparato a sporgermi sull’orizzonte lontano, a guardare la dimensione globale, il mondo oltre i confini del conosciuto, oltre la frontiera dei consueti viaggi.
Amo la natura, quella meno antropizzata e più remota. Ho scoperto il fascino dell’aurora boreale, i paesaggi dell’Artico e dell’Antartico e nell’incanto di questi due luoghi mi sono perduto e ritrovato. Qui la natura regna sovrana su tutto e si ha consapevolezza della latitudine di questo straordinario ecosistema, della sua bellezza ma anche della sua fragilità.
Ho coltivato questa passione fotografica grazie al mio carissimo e compianto amico Tanino Cannata, un vero artista a tutto tondo: dipingeva, scriveva racconti, poesie e fotografava, cultore della storia e dell’arte siciliana.
Mi sono accostato alla fotografia paesaggistica e naturalistica attraverso escursioni negli ambienti boschivi nel territorio siciliano, in particolare siracusano; un interesse alimentato anche dai documentari naturalistici della Rai e di National Geographic e dall’incontro con un noto fotografo italiano e grande viaggiatore, Luca Bracali.
Luca mi ha introdotto nel mondo dell’emisfero boreale e mi ha insegnato ad avere attenzione per le tematiche ambientali. Nel 2016 sono andato con lui per la prima volta in Islanda, un terra incredibile in cui ghiaccio e fuoco convivono creando un ecosistema unico nel suo genere.
Un viaggio il mio, nelle terre artiche, nell’inverno che ammanta il paesaggio di bianco e rende l’atmosfera surreale restituendo un ambiente naturale silenzioso e allo stesso tempo straordinariamente vivo nella sua potenza.
Ho attraversato strade quasi deserte, ho incontrato paesaggi di incomparabile bellezza, montagne innevate che scendono a picco sino al mare e candidi paesi da fiaba punteggiati dal rosso delle case dei pescatori. Ho incontrato le aquile di mare e le orche avvistate lungo i fiordi e gli animali artici nei loro habitat naturali.
Le fotografie che scatto non vogliono essere l’esito di una ricerca estetica e formale ma hanno piuttosto l’ambizione di promuovere la sensibilizzazione sulle questioni di tutela ambientale, in particolare nei confronti delle nuove generazioni: amo l’Artico più di ogni altra cosa, e nel mio piccolo, mi batto ogni giorno per informare le persone su quanto sta accadendo in questo fragile angolo di mondo.
Bisogna sempre più essere consapevoli del fatto che siamo noi a doverci adattare alle necessità della natura per difenderne l’esistenza da cui dipende la nostra, per assumere piena coscienza degli effetti della mutazione climatica che sta portando allo scioglimento dei ghiacciai, alla desertificazione, alla rarefazione della biodiversità: fenomeni rovinosi e devastanti di cui sono stato testimone in prima persona.
«L’attrazione per le regioni polari per chi vi è stato una volta è irresistibile – ha scritto il famoso esploratore Umberto Nobile –. Quel senso di assoluta libertà dello spirito, quell’allontanamento da ogni cura di cose materiali che non siano quelle indispensabili alla sopravvivenza, quel perdere valore di idee, principi, sentimenti, così importanti ed essenziali nel mondo civile. La legge umana che più non esiste e cede il posto a quella della natura. Quella solitudine immensa dove ognuno si sente re di se stesso. Tutto questo una volta provato non lo si dimentica più ed esercita un fascino al quale è impossibile resistere».
Le mie fotografie tra la magia dei ghiacciai, la potenza del fuoco dei vulcani, l’abbondanza straripante delle acque e la grazia degli animali polari intendono documentare un mondo senza l’uomo e tuttavia ancora pieno di energia e di vita, un mondo silenzioso di frontiera, ai confini delle nostre società urbane e delle nostre dipendenze tecnologiche.
Dialoghi Mediterranei, n. 70, novembre 2024
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Seby Scollo, vive a Buccheri (SR) sin dalla nascita. Dipendente Enel, è allievo del fotografo ed esploratore Luca Bracali, con lui intraprende un percorso di crescita professionale e personale. Tra i suoi workshop più importanti ricordiamo: La caccia alle Aurore boreali (Islanda 2016), La salvaguardia del lupo (Norvegia 2017) e Lo scioglimento dei ghiacciai (Islanda-Norvegia-Canada). Ha partecipato alla mostra “Artico Under Attack” presso il Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2017 partecipa anche alla trasmissione televisiva “Il Mondo Insieme” su TV 2000, condotta da Licia Colò. Nel 2019 ottiene due menzioni ad honorem in uno dei concorsi più importanti al mondo: SIPA contest award.
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