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di Gianluca Ceccarini e Nahid Rezashateri
Il signor Badī vaga con la sua auto nella periferia di Teheran in cerca di aiuto. Sta cercando una persona, uno sconosciuto qualsiasi, che possa aiutarlo in un bizzarro quanto drammatico progetto: vuole suicidarsi e ha bisogno di qualcuno che lo ricopra di terra in una fossa che ha già scavato all’ombra di un albero in campagna.
Vaga per ore alla ricerca di un complice e in questo folle peregrinare incontra un‘incredibile umanità variegata. Incontra immigrati, giovani soldati di leva, seminaristi di una scuola coranica, anziani impiegati.
Donne e uomini, ricchi e poveri, delinquenti e gentiluomini, vecchi e bambini, scendono e salgono dal taxi di Panahi che attraversa le strade trafficate della capitale iraniana.
Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono dalla vettura, ognuno con la propria storia da raccontare e visione della società e della vita.
Il signor Badī è il protagonista del film Il sapore della ciliegia del regista iraniano Abbas Kiarostami mentre il taxi è lo spazio protagonista del film Taxi Teheran, un film documentario interpretato e diretto da Jafar Panahi, lui stesso alla guida del taxi.
Panahi e Kiarostami sono tra i più importanti registi del cinema iraniano e pochi come loro hanno saputo raccontare e documentare la complessa società iraniana contemporanea.
Per farlo sono scesi sulle strade e hanno dato luce e voce a figure e volti di uomini e donne.
Il nostro progetto fotografico vuole essere un omaggio al loro cinema, fortemente legato ed ispirato alla tradizione neorealista italiana, a quel modo di raccontare e dialogare con l’altro, e un atto di affetto nei confronti di un Paese che amiamo profondamente, un Paese che merita di essere raccontato in ogni sua caleidoscopica declinazione.
Un viaggio tra le strade di città, villaggi, campagne e deserti dell’Iran, scatti semplici e istintivi che testimoniano incontri imprevedibili, volti, storie, sorrisi, accoglienza.
Volti sorridenti e malinconici, assorti e compiaciuti, solitari e pensierosi, sempre sinceri e trasparenti.
È proprio vero che si può capire e raccontare un Paese leggendo la geografia dei volti della sua popolazione.
Dialoghi Mediterranei, n. 52, novembre 2021
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Gianluca Ceccarini, laureato in Antropologia presso l’Università la Sapienza di Roma con una tesi sulle dinamiche di identità territoriale dei culti micaelici nei santuari ipogei, nel 2001 è stato socio fondatore dell’ARSDEA Associazione Ricerche e Studi Demo-Etno-Antropologici, tramite la quale svolge diverse attività: ricerche sul territorio, allestimenti museografici, partecipazione e organizzazione di convegni, pubblicazione di articoli. Si occupa di ricerca demo-etno-antropologica, con un particolare interesse rispetto alle tematiche dell’Antropologia del Paesaggio, del Corpo e dell’Etnomusicologia, privilegiando l’uso della fotografia. Con Nahid Rezashateri, fotografa-moviemaker iraniana, nel 2018 ha fondato il collettivo SARAB che si occupa di progetti fotografici, antropologia visuale, cortometraggi e Media Art, con particolare attenzione ai temi dell’identità, della memoria e del paesaggio come processo culturale.
Nahid Rezashateri, ha studiato alla Scuola d’Arte e poi Graphic Design presso l’Università in Iran, dove ha sperimentato le tecniche di ripresa e stampa fotografica analogica. Ha svolto uno stage presso l’Associazione Culturale Kadre Sefid e progettato libri per bambini. Ha lavorato in un giornale iraniano e in una rivista pubblicitaria come graphic designer. È stata direttore di un collettivo artistico dello Sharood Cultural Office attivo nella progettazione di cortometraggi e animazioni: da questa esperienza sono nate le due animazioni “Tanham” e “Adamha va Kalaghka”. Ha partecipato a due mostre collettive con sue opere composte da varie tecniche e materiali come tessuto, pittura, ceramica, grafica. A Theran si è specializzata e ha lavorato nel campo del trucco teatrale e cinematografico. Nel 2012 si è trasferita in Italia dove studia Media Art all’Accademia di Belle Arti e segue corsi di fotografia ed editoria. Con Gianluca Ceccarini nel 2018 ha fondato il collettivo SARAB. Suoi progetti fotografici sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali di fotografia.
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