il centro in periferia
di Pietro Clemente
Ho scelto un titolo che si potrebbe cantare sull’aria di “Parole parole” [1]. Potrei spingermi a citare ancora una volta Cesare Pavese [2]. Esiste una immagine consolidata dei paesi, costruita in gran parte dalla letteratura [3]. Da qualche tempo i paesi, chiamati sia con questo nome che con quello più ambiguo e selettivo di borghi, sono al centro della scena: da un lato perché, a partire dal 2010 circa, la Strategia Nazionale Aree Interne li ha messi al centro di progetti di sviluppo locale, chiedendo ai sindaci di mettersi in rete, dall’altro perché – più di recente – il PNRR ha fatto piovere sulle comunità di piccola dimensione molte risorse. In un certo senso, sembra di rivivere gli anni ’70, quando ogni paese poteva disporre di risorse per la cultura, scrivere la sua storia e avviare musei. Continua a leggere