
Tunisi, anziana barbecha (ph. Candiani)
di Rosy Candiani
Tunisi 2020, Ramadan di confinamento, due mesi di sospensione della vita reale in una bolla dove i suoni arrivano attutiti, i giorni si appiattiscono nella dimensione lineare del giorno prima e del giorno dopo. Tunisi è sempre stata una capitale, frenetica, sfaccettata in mille realtà sociali ed esistenziali, in differenze spesso macroscopiche ma coesistenti, direi armoniosamente, nel contenitore urbano.
Disparità che si manifestano, come epifanie minimali, nei gesti più banali della vita quotidiana, anche dei quartieri popolari: gli “affamati” compratori di un numero di baguettes spropositato per le reali esigenze e consumi, che finiscono per alimentare la montagna di sacchi di spazzatura negli angoli di raccolta, e la povertà dignitosa ma straziante di chi, i “barbécha”, a quegli stessi angoli, nei punti di raccolta della spazzatura, cerca la baguette avanzata, il mozzicone di sigaretta o, preda più ambita, le bottiglie di plastica vuote. Pochi centesimi per una bottiglia fanno un’attività purtroppo ben diffusa, al calar del sole o al mattino presto. Continua a leggere→