
Prima pagina della rivista “Natura Integrale” fondata da Pierre Restany e Carmelo Strano. Milano, Scheiwiller, aprile-maggio 1979.
di Aldo Gerbino
Bisogna inginocchiarsi nell’erba alta /quando tira il vento, così che l’erba superi la nostra testa / e le vipere e gli orbettini scivolino / tra i nostri piedi, e allora / nell’energia contorta dei tuoi spaventevoli rami, / si ascolta la voce della scienza, / che ha il volto rupestre di Dio.
[Pier Luigi Bacchini, da “Preghiera sotto la quercia” in Scritture vegetali, Milano 1999]
La sensazione che sia assolutamente necessario un cambio di paradigma sul rapporto natura-cultura si avverte, con maggiore pregnanza, rileggendo il «Manifesto di Rio Negro» del critico d’arte Pierre Restany. A ventuno anni dalla sua scomparsa (Amélie-les-Bains-Palalda, 22 giugno 1930-Parigi, 29 maggio 2003) è rimasta intatta la sua capacità di trasmettere una forza propulsiva disposta nella permeante forma di un’onda di ‘commozione’ lanciata, senza alcuna riluttanza, nell’intima struttura del mondo. Un mondo stretto tra il monopolio della metafora, come lo stesso Restany ha avvertito, e l’asfissia di una urbanizzazione e d’una accelerata civiltà verticalista la quale ci impone il non poter guardare la forza pervasiva di quel verde ‘primigenio’ che dipinge il nostro pianeta in un’ampia cromia di significati e di esiti. Continua a leggere→