di Laura Leto
«Altro oggetto tristo furon per me quattro pietre vicine che covrono una madre e tre figlie, la spietata morte ha girato a tondo la sua falce su quella famiglia» (Quattromani 1836: 135).
Queste sono le parole riportate dall’ufficiale dell’esercito borbonico Gabriele Quattromani, colpito dalle lettere «scritte col sentimento della verità» che il soldato Paolo R. inviava al suo generale in via del tutto confidenziale. Nella lettera XXXII del 1835, spedita da Palermo, Paolo racconta la visita al Cimitero acattolico “degli Inglesi” all’Acquasanta. Dalla mia ricerca sugli individui ivi inumati, ho potuto confermare che si tratta delle donne della famiglia Seager, decedute tutte a distanza di pochissimo tempo a causa del colera. Delle “quattro pietre” rimane traccia soltanto di una stele in marmo di forma quadrata con bordo ed epigrafe incisi. Continua a leggere