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Roberto, un’intelligenza fuori dal Comune

Roberto Sottile

Roberto Sottile

per roberto

di Domenico Giannopolo

Roberto Sottile ha lasciato questa dimora terrena. Per nessuna cosa al mondo avremmo potuto mai immaginare questo epilogo della sua vita soprattutto per chi ha condiviso serenamente con lui gli ultimi giorni che hanno preceduto la sua dipartita.

Noi parliamo oggi di lui mentre il dramma per questa improvvisa scomparsa che ha investito i suoi cari, i suoi amici, i suoi estimatori – e sono tantissimi – è ancora vivo e non sappiamo quando mai lo sarà, e se lo sarà, spento e domato. Farsene una ragione è impossibile, almeno per ora.

Roberto Sottile era una intelligenza fuori dal Comune. Noi ci siamo abbeverati lungamente alla sua fonte di genialità e di sensibilità, nel portare avanti gli obiettivi sociali, culturali e politici che ci siamo prefissi nel tempo. Averlo potuto fare è motivo di immensa gratitudine. Roberto era un ricercatore e poi docente universitario e un linguista raffinato.

Siamo certi che lo sviluppo della sua carriera universitaria l’avrebbe portato su orizzonti e livelli elevati della ricerca linguistica in Italia e a livello internazionale. Già questo in parte era in via di accadimento. Ma questo suo essere scienziato linguista delle origini e della storia delle lingue popolari, anche soprattutto di quelle dialettali siciliane – ricerche riportate tra l’altro nell’Atlante Linguistico della Sicilia – Atlante curato dal Professore Giovanni Ruffino – non lo allontanò mai dall’impegno sociale e culturale a Caltavuturo e nel territorio madonita e non solo.  Anzi lui era riuscito a fondere impegno sociale e ricerca linguistica sul territorio.

3061948_origCi siamo conosciuti nel 1992. Nel 1993 in occasione della prima elezione diretta del Sindaco lo chiamai a far parte della giunta avendo intuito le sue capacità e la sua creatività che assieme agli altri amici della giunta e del consiglio, sarà fondamento della innovazione e del cambiamento nella amministrazione del Comune. Roberto è sempre stato uno spirito libero ma capace di schierarsi quando era giusto farlo. Tante le realizzazioni sotto la sua spinta. I Mannari, diventati un’attrazione turistica, l’Istituto scolastico comprensivo, il cinema in piazza, i grandi eventi, il restauro del Convento Frati Minori e tanto altro.

Roberto è stato Presidente per diversi anni della Pro Loco e in questa veste curò assieme al Comune la redazione dell’Atlante dei Beni culturali di Caltavuturo. È stato impegnato nella battaglia per l’acqua pubblica. Fondammo il CeSFA con l’obiettivo di formare una nuova coscienza civile e politica agendo sul fattore cultura. Lui continuava comunque a occuparsi dei ragazzi di Caltavuturo prossimi alla laurea e a seguire il loro piano di studi.

Nel 2015 in seguito alla frana che travolse la strada provinciale n.24 fu tra i principali animatori, in quanto espressione della società civile, della mobilitazione popolare per la realizzazione della cosiddetta Trazzera Prestanfuso.

Roberto Sottile ha agito sul piano professionale e su quello sociale per dare e ricreare una identità a questo nostro paese. IL Comune ha ricevuto in dono il palazzo Oddo con l’intento di realizzarvi, con il consenso della famiglia Oddo, il Museo dell’Identità e della Memoria. Il Museo dovrebbe rappresentare le figure e le gesta di cittadini illustri di Caltavuturo, e lui illustre lo è stato, e i momenti salienti della storia di questo nostro paese.

Roberto mi ripeteva sempre che lui aveva scelto di rimanere a Caltavuturo nonostante gli interessi lavorativi e professionali della sua famiglia lo spingessero verso la città. Ma restare a Caltavuturo significava per lui anche la scelta di stare dentro quel territorio che lui ha vissuto e indagato da attento ricercatore.

La memoria di Roberto vivrà nella storia e anche «nella pietra sepolcrale sapendo che solo chi non lascia alcuna memoria di sé tra i vivi non trova nessun conforto nel pensiero della pietra che rappresenta la persona» e l’anima liberata. 

Dialoghi Mediterranei, n. 52, novembre 2021

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Domenico Giannopolo, già sindaco del comune di Caltavuturo dal 1993 al 2001 e dal 2004 al 2010, è stato deputato della Regione  Siciliana nelle XII e XIII legislatura.

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