di Lorenzo Mercurio
Il fuoco, elemento che per eccellenza carica su di sé universi sconfinati di senso, si rivela una fonte di inesauribile ispirazione anche per chi si serve, con scientifica metodologia, delle sue doti purificatrici e innovatrici, con la specifica e deliberata intenzione di modificare drasticamente il paesaggio e, con esso, interi ecosistemi in cui l’uomo riveste pur sempre un ruolo da protagonista.
Parlare oggi di incendi in Sicilia, nonostante la drammaticità dei fatti di cronaca degli ultimi anni, rimane una questione controversa, lasciata ai margini degli interessi politici ma, spesso, anche di quelli delle scoraggiate comunità locali.
Una sorta di argomento “tabù”, un’emergenza tamponata ma affatto risolta che a ogni livello, partendo dal più alto, pare essere trascurata, sminuita, quando non anche negata.
Eppure è sotto gli occhi di tutti ciò che il fuoco ha lasciato dopo gli incendi degli ultimi anni, ancor più in seguito alla straordinaria e prolungata siccità che, nonostante la ripresa sporadica delle piogge autunnali del 2024, è ben lungi dall’essere archiviata.
Non ci si inganna, se si riflette su come la questione “incendi” appartenga ormai alla storia recente della nostra isola.
Dopo i rimboschimenti post-bellici, per i quali la parvenza di una buona volontà politica ha da tempo esaurito ogni risorsa, l’elemento del fuoco è sempre con maggiore violenza protagonista delle estati siciliane, tanto da risultare, nelle stime del Corpo Forestale della Regione Siciliana, che dal 1978 al 2020 sia andato in fumo un’area di ben 626.872 ettari, maggiore delle province di Trapani e di Agrigento messe insieme, con un incremento degli eventi via via maggiore negli ultimi dieci anni.
Il lavoro documentario con carattere di inchiesta, dal titolo “Terranera. Voci dalle fiamme”, tenta di richiamare l’attenzione proprio su un tema che rischia seriamente di essere lasciato in un angolo dimenticato della volubile attenzione pubblica.
Nello specifico, il focus del docufilm si concentra sui disastri causati dagli incendi dolosi dell’estate-autunno 2023, tra i monti che circondano la Conca D’Oro – toccando i territori di Monreale, Palermo e Altofonte – e le basse Madonie, nei territori di Gratteri, Cefalù e Lascari.
Persone che hanno vissuto ore di drammatica emergenza hanno accettato di dare le proprie testimonianze, che raccolte insieme hanno permesso di tracciare alcuni degli ampi territori percorsi dal fuoco, constatando gli effetti devastanti delle fiamme alimentate da venti che più volte, durante quei giorni, si sono alternati a temperature che hanno spesso superato di molto i 40°C.
Terreni, abitazioni, animali e, soprattutto, vite umane: ben sei persone hanno perso la vita per causa diretta o indiretta degli incendi, tra il luglio e settembre 2023. Situazioni che difficilmente sono state viste e vissute dalle ultime generazioni in Sicilia, che ricordano più da vicino immagini di attacchi bellici o terroristici in altre aree del mondo, riportate con drammatica regolarità dai media nazionali.
“Terranera. Voci dalle fiamme” intende proprio dare degli spunti di riflessione basati sul racconto di testimoni diretti, senza saltare a conclusioni affrettate ma dando modo a chi guarda e ascolta di cercare, prima di tutto, un confronto con se stessi, con le proprie conoscenze e con la propria coscienza, affinché chiunque desideri possa dare un contributo, personale e consapevole, nel contrastare l’omertà diffusa che inibisce la trasmissione e la sussistenza di una memoria attiva e collettiva.
Dialoghi Mediterranei, n.70, novembre 2024
[*] Queste immagini sono tratte dal docufilm “Terra nera. Voci dalle fiamme”, regia di Lorenzo Mercurio, prodotto da EsperienzaSicilia.it, anno 2024, durata 48’,30”
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Lorenzo Mercurio, laureato in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Palermo, ha frequentato la Travel Film School di Ludovico De Maistre e nel 2018 ha fondato EsperienzaSicilia.it, con lo scopo di realizzare documentari che illustrino luoghi di interesse culturale e naturalistico della Sicilia, attraverso il coinvolgimento di esperti, studiosi e abitanti dei luoghi esaminati. I suoi elaborati audiovisivi hanno ricevuto diverse selezioni presso festival cinematografici nazionali e internazionali, conseguendo alcuni premi e menzioni speciali.
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