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di Nino Pillitteri
Durga Puja è il culto di Durga, anche nota come Durgotsava, è una festa annuale hindu dell’Asia del sud che celebra la dea Durgā, in genere dall’1 al 5 di ottobre, anche se le date sono variabili. Si riferisce ai sei giorni denominati Mahalaya, Shashthi, Maha Saptami, Maha Ashtami, Maha Navami, e Bijoya Dashami.
Definite ogni anno dal calendario hindu, le due settimane nelle quali ricorre vengono chiamate Devi Paksha, precedute dalla Mahalaya, vigilia della festa Pitri Pokkho e concluse con Kojagori Lokkhi Puja, culto della dea Lakshmi nella notte di luna piena di Kojagori.
A Palermo questa grande festa si celebra nel Tempio Indu di Via delle Case Nuove nel quartiere di Ballarò. Grazie a tutta la comunità induista del Bangladesh accogliente e calorosa che ci ha invitato, abbiamo partecipato ad un momento esaltante delle loro tradizioni, espressione di un culto e di una cultura millenari.
Siamo arrivati assieme ad altri fotografi verso le 16.00 nel pomeriggio. Ad invitarci sono state due studentesse, Sen e Datta del Liceo Scientifico Benedetto Croce di Palermo dove insegno Matematica e Fisica.
Le ragazze sono molto brave a scuola e molto impegnate nel sociale. Fanno parte di quella che è la terza generazione degli immigrati del Bangladesh a Palermo. Di fatti ho incontrato sia i nonni che i genitori alla cerimonia.
Diverse persone, uomini e donne hanno preparato una grande cena per l’ospitalità della cittadinanza. Pentoloni per il riso basmati e le verdure, odore di curry e spezie, miele e pasta sfoglia al burro da farcire in triangoli da friggere per Ifṭār, cena. Shukto, Panta bhat, Prawn Malai curry, sono dei piatti completi. Samosa, triangoli di pasta friabile simile a pasta sfoglia con verdure fritti. Kheer kadam e Kolar Bora, i dolci. Questi ultimi qui a Palermo li chiamiamo sfinci fritte col miele. Naturalmente durante la preparazione ho assaggiato tutto: primo, secondo e dessert.
La Durga Puja è uno degli eventi più importanti nel calendario della società bengalese. Ad esso si ispirano film, dischi e libri che in Bangladesh vengono pubblicati in concomitanza con la festa. Il governo del Bengala occidentale concede due settimane di vacanze durante le quali molti pellegrini si mettono in viaggio in India o all’estero, organizzano raduni fra amici, chiamati “Adda” in bengalese, in case e ristoranti. Si fanno molti acquisti e sono praticate offerte speciali e saldi.
Durga Puja (ph. Nino Pillitteri)
Visitare i pandal con amici e parenti e discutere dei prodotti alimentari venduti è detto gergalmente pandal hopping. I giovani amano questa attività, ne sono protagonisti e soprattutto le adolescenti sono trascinate in balli e canti. Pujor gaan (canzoni di Puja) sono i motivi musicali bengalesi Adhunik che sono incisi e diffusi ogni anno in questo periodo.
Parlo con le studentesse e mi raccontano del Durga Puja come della festa della “Madonna”, madre degli dei indù. Chiedo ai musicisti della loro comunità qui a Palermo. Hanno tutti studiato solfeggio e musica.
Esco in giardino a fumare una sigaretta e degli uomini stanno lì a parlare o a bere una bibita. Mi viene incontro un uomo, il padre di Sen. Mi guarda con gli occhi di chi parla da padre a padre. Vuole sapere se sua figlia va bene a scuola e condivido la scelta di Medicina come facoltà universitaria per la figlia.
Per lui sarebbe un grande impegno economico, non è sicuro, vuole essere rincuorato. Gli dico che Sen, ma anche Datta, ha tutti 8 e 9 in tutte le materie e se è convinta di fare medicina non lo farà a cuor leggero ma anche per tutta la famiglia e per la comunità.
Mi sorride e mi offre una limonata. La festa continua e sono ormai le 23.00 devo andare e saluto gli organizzatori e tutta la comunità che ci stringe in un caloroso abbraccio pieno di sorrisi e umanità. Ci rinnovano l’invito per l’anno prossimo. Non mancherò.
Dialoghi Mediterranei, n. 55, maggio 2022
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Nino Pillitteri, svolge la sua attività di fotografo a Palermo. laureato in Matematica, si dedica alla fotografia già prima di iniziare l’Università nel 1983. Dal 2001 se ne occupa professionalmente. Ha avuto come maestri Cecilia Alqvist, Giacomo D’Aguanno, Salvo Fundarotto e delle grandi fonti di ispirazione sia in Italia che all’estero, tra Svezia e Danimarca, dove ha vissuto per circa undici anni. É CEO Administrator e creatore di photo.webzoom.it, si occupa di Street Photos, Social, Reportages e Viaggi. Ha collaborato con fotoup.net, quattrocanti.it, photojournale.com, Azsalute.it. Agenzia Demotix-Corbis, PacificPressAgency, Citizenside France, Blasting News Italia. Oltre la matematica e la fotografia coltivo lentamente il mio uliveto.
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