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Novecento femminile siciliano. Appunti

Novecento femminile (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

di Ursula Costa 

La fotografia è il mio filtro, il mio modo di viaggiare, di vedere, di essere, è la ragione di ogni mio gesto e pensiero, la voglia di rinnovarmi, di giocare, studiare, di sbagliare per ricominciare.

Il Novecento per noi donne è stato il secolo del cambiamento, ci ha dato i diritti umani e civili, dalla parità alle professioni. Ci ha fatto donne.

Nel 1981, la legge abroga il delitto d’onore e il matrimonio riparatore, io avevo dieci anni. Ricordo quel giorno mia madre che rideva con le amiche mentre andavano a votare il referendum, erano un gruppo di belle ragazze in un piccolo paese siciliano, ricordo che per ribellione si accorciavano le gonne e si tingevano i capelli.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Ricordo mia mamma raccontarmi di Francisca a Massara, la prima donna che indossò i pantaloni, di Francesca Mirabile Mancusio, la prima donna ad avere la patente, che si spinse fino a Capo Nord con la sua Appia.

Ricordo Franca Viola, la prima donna che ebbe il coraggio di rifiutare il matrimonio riparatore, simbolo di emancipazione e dignità. Dopo di lei molte donne hanno imparato a dire no, hanno sfatato ogni stereotipo.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Oggi siamo ben lontane dalle nonne vestite di nero con il fazzoletto in testa, oggi la Sicilia è Fimmina, come Nina a Siciliana e Mariannina Coffa, come Peppa a Cannunera, come la testa della Gorgone che è il simbolo nella nostra bandiera.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

La Sicilia è Fimmina come Rosa Balistreri, voce impareggiabile, come Letizia Battaglia, dolce e battagliera, come Maria Occhipinti, donna libera di Ragusa, dimenticata. Come mia madre. La Sicilia è Fimmina perché i siciliani ragionano con il cuore.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Vorrei poter fotografare la dolcezza, le lacrime, la gioia, il silenzio che c’è dietro ogni gesto, vorrei riuscire a raccontare la forza di ogni donna che incontro.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Vorrei leggere e restituire quanto la discrezione e il pudore trattengono nei cuori delle donne: la bellezza dei sentimenti, la generosità degli affetti, la forza dell’amore familiare.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Ho fotografato gli intimi e complessi rapporti delle donne con il sacro, con il teatro della strada e del mercato, con il cibo e la cucina, con la maternità e l’infanzia.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Ho fotografato i volti, gli sguardi, le mani, il riso, il dolore, la grazia. Ho fotografato le donne del mio paese, figlie di un secolo doloroso e generoso.

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Novecento femminile siciliano (ph. Ursula Costa)

Dedico questo breve racconto per immagini a mia madre, che mi ha insegnato ad essere donna.

Dialoghi Mediterranei, n. 62, luglio 2023

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Ursula Costa, nata a Toronto da genitori siciliani, figlia artisti che hanno gestito una serigrafia. La pratica della stampa è arte che si tramanda in famiglia. Ha studiato fotografia all’Accademia di Belle Arti di Catania. Nel 2016 il fratello le regala la sua reflex e da qui comincia il suo percorso di fotografa. Il rapporto intellettuale con Antonio Manta, il workshop con Mustafà Sabbagh, l’incontro con Michelangelo Lacagnina, la collaborazione con Dolce&Gabbana: esperienze e progetti artistici che hanno valorizzato la sua riconosciuta professionalità. Da qui le numerose mostre realizzate, tra le quali le più recenti: “Caltanissetta che Passione!” (2919); “Polizzi, t’amo Polizzi’’ (2010); “Vite vulcaniche” (2020); “Tutti sognano” (2021); “Il filo dell’anima” (2021); “Il Venerdì Santo” (2022); “Amanti” (2022); “Aghata on the road” (2022); “Il cielo in una stanza” (2022); “Fotogrammi di un racconto” (2023).  

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