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Chernobyl, trent’anni dopo

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

di Pierpaolo Mittica 

Il mio viaggio personale a Chernobyl è iniziato nel 2002 e ho capito subito che lassù c’era molto da raccontare: storie incredibili, storie nascoste, vite spezzate, ingiustizie, ma anche resilienza e amore per quella terra persa per sempre. Da allora, non ho mai smesso di andare in quelle terre. Sono stato affascinato e rapito da Chernobyl e mi sono innamorato del luogo e della sua gente. 

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Chernobyl è diventata parte di me e della mia vita e da vent’anni racconto le sue storie, perché quando si entra in certi luoghi si entra nella storia e si documentano eventi che hanno cambiato profondamente la vita di milioni di persone, il corso dell’umanità e la storia stessa.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Il 26 aprile 1986, all’1:24, si verificò la peggiore catastrofe tecnologica dell’era moderna, con conseguenze sulla vita di milioni di persone. Quella notte esplose il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl. L’esplosione liberò nell’aria tonnellate di polvere radioattiva che, trasportata dai venti, contaminò entrambi gli emisferi del pianeta, depositandosi ovunque piovesse.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Quasi tutta l’Europa fu contaminata: sessantacinque milioni di persone furono colpite. Oggi, nove milioni di persone in Bielorussia, Ucraina e Russia occidentale continuano a vivere in aree con livelli di radioattività molto elevati e consumano cibo e acqua contaminati. L’80% della popolazione di Bielorussia, Russia occidentale e Ucraina settentrionale soffre di numerose malattie legate alle radiazioni.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Dopo l’incidente di Chernobyl, è stata creata una zona di esclusione intorno alla centrale nucleare con un raggio di trenta chilometri. Tutti gli abitanti dell’area furono evacuati. Ma l’area che doveva essere una zona di esclusione non lo è mai stata.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Nella zona c’è molta vita e oggi più di 4.000 persone fanno parte della comunità della zona di esclusione di Chernobyl. Ecco perché negli ultimi sei anni mi sono concentrato sul racconto delle storie che esistono sia all’interno che all’esterno della Zona di esclusione.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Questo progetto oggi è pubblicato in un libro intitolato Chernobyl dall’editore inglese Gost Books e raccoglie gli ultimi sei anni di lavoro che ho svolto a Chernobyl, dal 2014 al 2019, dove ho documentato la vita all’interno e all’esterno della Zona di esclusione, in particolare storie che non erano state raccontate prima, come gli Stalkers di Chernobyl, il pellegrinaggio degli ebrei Hassidi o il riciclo dei metalli radioattivi.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Ho anche raccontato le conseguenze del disastro di Chernobyl sulle persone e sull’ambiente, perché questo non può e non deve essere dimenticato. La maggior parte dei bambini malati di radiazioni che ho fotografato non sono più in vita oggi, così come molti anziani che ho fotografato e che vivevano nei villaggi della Zona di esclusione.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

Questo libro è una testimonianza del più grande disastro tecnologico dell’era moderna, un ricordo di una delle più grandi ingiustizie mai accadute contro le persone, ma anche una raccolta di storie di umanità e di amore eterno per una terra persa per sempre.

Chernobyl (ph. Pierpaolo Mittica)

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Con l’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio 2022, proprio attraverso la zona di esclusione di Chernobyl, tutto è cambiato per l’Ucraina e anche per la zona di esclusione. Il movimento degli stalker è finito, non c’è più turismo e molto probabilmente non esisterà più in futuro dopo la fine della guerra, perché l’intera zona è stata minata per prevenire una nuova invasione russa. E sicuramente nessuno è interessato a sminare un luogo perso per sempre a causa delle radiazioni. 

Gli ebrei hassidici non possono più andare in pellegrinaggio alle tombe dei fondatori della loro religione e hanno perso le loro radici. I pochi anziani che ancora vivono nei villaggi abbandonati della zona di esclusione hanno dovuto spostarsi, alcuni sono stati deportati dai russi in Russia e Bielorussia, altri resistono e vivono completamente isolati, contando sulle poche forze rimaste e sugli aiuti umanitari che arrivano di tanto in tanto. 

Dialoghi Mediterranei, n. 66, marzo 2024

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Pierpaolo Mittica, Fotografo e filmmaker pluripremiato e conosciuto a livello internazionale, ha studiato fotografia con Charles – Henri Favrod, Naomi Rosenblum e Walter Rosenblum. Le sue foto sono state esposte in Europa, Stati Uniti e Cina e sono state pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri, tra cui l’Espresso, Alias del Manifesto, Vogue Italia, Repubblica, Corriere della Sera, Panorama, Il Sole 24 ore, Le Scienze, Photomagazine, Daylight Magazine, Days Japan International, Asahi Shinbum, The Telegraph, The Guardian, Sueddeutsche Zeitung, Spiegel, De Zeit, Wired USA, Asian Geo, China Newsweek, National Geographic USA. Ha ricevuto diversi premi internazionali tra cui “Pictures of the Year International”, “Days Japan international Photojournalism Awards” ed è stato finalista all’ “Eugene Smith Grant”, “Alexia Foundation Grant”, “Leica Oskar Barnack Awards”, World Report Awards, Sony World Photography Awards.

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