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I Giganti di Aidone

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

di Gaetano Pagano

I riti pasquali in Sicilia hanno costituito incontestabilmente uno dei momenti maggiormente celebrati e documentati dall’etnofotografia. La sfilata e la corsa dei “giganti” o “sanpauluni” di Aidone ne costituiscono un significativo esempio: sia per la spettacolarizzazione dei personaggi che per la dinamicità della rappresentazione.

In ogni caso – è bene precisarlo – si tratta di modalità che nella forma rappresentativa e nella modalità esecutiva non sono esclusivi della festa aidonese. In tanti altri centri siciliani è (o era) possibile incontrare, nel corso dei festeggiamenti pasquali, oltre che ai precedenti momenti rituali della Settimana Santa, figure che fanno da cornice all’incontro tra la Madre ed il Figlio resuscitato.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

Ad Aidone, infatti, i “giganti” sfilano la domenica di Pasqua ma anche nel corso delle celebrazioni della domenica delle Palme. Rappresentano gli apostoli. La figura è costituita da una struttura-gabbia in legno, rivestita da un ricco e sgargiante abbigliamento (tunica e mantello), entro la quale si pone il “santaro” per animarla e conferirle modi ed atteggiamenti coerenti ai vari momenti celebrativi.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

All’altezza della pancia si aprono due fori che consentono al “santaro” di scrutare verso l’esterno. Testa e mani sono in cartapesta. L’altezza raggiunge circa tre metri.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I “santoni” vengono custoditi durante l’anno all’interno delle varie chiese del paese e affidate alle confraternite per le necessarie cure conservative e di restauro. Ogni santone rappresenta uno degli apostoli ed è caratterizzato e identificato dal colore dell’abbigliamento e dall’oggetto simbolico che reca in mano.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

Una mano porta sempre un mazzetto di fiori a simboleggiare la primavera (la rinascita della vita vegetativa), così testimoniando una arcaica origine o riferibilità antecedente alla affermazione del rito cattolico. Quel mazzetto di fiori rappresenta, infatti, la rinascita del ciclo vegetativo e della primavera che rinnova la vita, il nesso che lega il rito sacro alle vicende della natura.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

Ovviamente il “santaro” deve fare apprezzare, ai numerosi fedeli che si riversano in piazza per assistere al rito pasquale, l’eleganza e il coordinamento dei gesti: il portamento, la coerenza dei movimenti, la flessuosità dell’inchino quale saluto, il modo di camminare e di correre.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

Nel corso della cerimonia che celebra la Resurrezione i dodici apostoli “giganti” partecipano all’incontro tra le statue della Madonna e del Cristo risorto e lo fanno ora inchinandosi tra di loro quando si incontrano, ora riunendosi a gruppi, ora correndo tra la folla per anticipare la notizia dell’incontro in piazza tra la Madre ed il Figlio. I fercoli della Madonna e del Cristo sono condotti da giovani in tunica bianca.

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

I Giganti di Aidone (ph. Gaetano Pagano)

Il momento cruciale è costituito ovviamente dalla “iunta” e cioè dal ricongiungimento, a mezzogiorno in punto, tra le statue dell’Addolorata (che a questo punto lascia scivolare il velo nero che la ricopre) e del Cristo risorto. Il tutto tra il suono festoso di campane e lo scoppio di mortaretti. Segue ovviamente una processione per le strade del paese alla quale partecipano, immischiati alla folla di fedeli, anche i “giganti”.

Le immagini presentate si riferiscono tutte alla giornata di Pasqua del lontano 1978.

Dialoghi Mediterranei, n. 66, marzo 2024

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Gaetano Pagano, è stato per dieci anni segretario generale del Folkstudio di Palermo e ha condotto campagne di rilevamento fotografico su aspetti, festività e cicli lavorativi della cultura tradizionale siciliana.  Sue fotografie sono state pubblicate su riviste nazionali ed internazionali e diverse le mostre fotografiche allestite all’interno di festival e convegni di studi antropologici (Aarhus, Colonia, Copenaghen, Montecatini, Nuoro, Palermo). Ha pubblicato testi ed articoli su momenti della vita tradizionale siciliana (la mattanza, le gare dei carrettieri, l’agrumicoltura, feste popolari).

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