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Il treno bianco

Il treno bianco (ph. Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

di Ferdinando Portuese 

Sono salito sul treno bianco quasi in punta di piedi, timoroso per le ore di viaggio necessarie per raggiungere Lourdes partendo da Villa San Giovanni. Mi aspettavano almeno 18 ore da vivere a stretto contatto con la sofferenza di fratelli ammalati.

In verità, già durante l’attesa del treno alla stazione di partenza qualcosa non mi tornava, i visi dei volontari UNITALSI non erano i volti di coloro che si apprestano a svolgere un servizio logorante; piuttosto, osservavo sguardi sorridenti, come hanno coloro che stanno per vivere un periodo lieto. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Conoscevo poco l’UNITALSI, non ero neanche sicuro del significato dell’acronimo: Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il volontario UNITALSI è una persona che sceglie di trascorrere del tempo, spesso rubato alle ferie, e spendere del denaro, molte volte risparmiato in piccole dosi, per vivere l’esperienza del volontariato, assistendo amici speciali in occasione di pellegrinaggi religiosi. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Ho incontrato ragazzi e ragazze, che si occupavano di tutto, dall’assistenza sanitaria ai servizi di pulizia, ho visto volontari diventare occhi per chi non vedeva e gambe per chi era obbligato all’uso della carrozzina. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Ho conosciuto medici, sacerdoti, suore che si prodigavano per la cura fisica e spirituale del compagno di viaggio. Ho osservato gesti di solidarietà e convivialità, di festa e di allegria, carezze e risate in mezzo a corpi malati e sofferenti. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il mio ruolo sul treno era quello di documentare il servizio, che il Piccolo coro della Parrocchia San Vito di Mascalucia avrebbe svolto in occasione del 7° pellegrinaggio nazionale UNITALSI, “Giovani in cammino” svoltosi a Lourdes dal 5 al 10 dicembre 2014, nel luogo dove nel 1858, nella Grotta di Massabielle, secondo la tradizione devota, la Madonna apparve a Bernadette Soubirous. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il servizio del coro consisteva nell’accompagnare con il canto sia le funzioni religiose che altri momenti di fraternità anche durante il viaggio in treno. È stato emozionante ascoltare le parole che il mio amico Cesareo ha rivolto a Maria, la direttrice del coro: “Grazie, con il vostro canto mi avete aiutato a pregare”. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Ed io ringrazio il Signore per aver previsto questa esperienza nella mia vita, per aver conosciuto veri cristiani che vedono Gesù nel fratello bisognoso, per aver incontrato il buon samaritano che spende del proprio per la cura del prossimo sofferente. 

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

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Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Il treno bianco (ph. Ferdinando Portuese)

Da cristiano so che la conversione può avvenire anche nell’ultimo istante di vita, come accadde al buon ladrone, ma l’esperienza di questo viaggio, tra  canti, balli, preghiere, emozioni e suggestioni, mi ha francamente convinto che con l’amore verso il prossimo e la vicinanza alle angustie e al dolore degli altri la nostra vita può assumere senso e diventare un meraviglioso viatico tra i sorrisi. 

Dialoghi Mediterranei, n. 68, luglio 2024 

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Ferdinando Portuese, colora la professione di dottore commercialista con diverse passioni. L’amore per la fotografia nasce sin dagli anni ‘80 ai tempi della scuola superiore. Dal 2007 è socio del G. F. Le Gru dove attualmente, dopo aver ricoperto la carica di tesoriere e membro del consiglio direttivo, ne è il Presidente. In ambito FIAF ricopre la carica di Delegato Regionale per la regione Sicilia. Nel corso degli anni ha perfezionato la tecnica frequentando i workshop di Francesco Cito, Joe Oppedisano, Gabriele Rigon e Domenico Ruiu. Sue immagini sono state inserite nelle pubblicazioni 17 marzo 2011: una giornata italiana (2011), Tanti per tutti (2014), La famiglia in Italia (2017) e per ultimo Ambiente clima futuro (2022) edite dalla FIAF. Negli ultimi anni in seno al corso fotografico di base organizzato dal G. F. Le Gru tiene la lezione sulla “Street photography”, genere fotografico che predilige. Nel 2022 la FIAF lo insignisce con l’onorificenza BFI (Benemerito della Fotografia Italiana).

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