di Alaa Dabboussi
Nell’era della globalizzazione, le lingue straniere assumono un ruolo di primaria importanza. Imparare una lingua diversa dalla propria madrelingua non solo arricchisce il bagaglio culturale e personale, ma apre anche a nuove opportunità in diversi ambiti della vita, e il caso dell’italiano, con la sua ricca storia e il suo ruolo fondamentale nella cultura occidentale, rappresenta una lingua di grande valore. Impararla significa non solo acquisire uno strumento di comunicazione utile in vari contesti, ma anche aprire le porte a un mondo di risorse e chance culturali e professionali.
Tuttavia, l’apprendimento dell’italiano può presentare diverse sfide per studenti di lingue madri diverse. La complessità della grammatica, la vastità del lessico e la specificità della pronuncia italiana possono ostacolare il processo di acquisizione linguistica. Nonostante le difficoltà, l’impegno e l’utilizzo di strategie adeguate possono permettere di superare gli ostacoli e raggiungere una padronanza soddisfacente della lingua. In questa ricerca, ci si propone di analizzare l’importanza dell’italiano in area mediterranea, le sfide che si incontrano nel suo apprendimento e le strategie che possono facilitare questo processo per gli studenti.
Sfide dell’apprendimento della lingua italiana nella lettura
La produzione orale è un elemento essenziale nell’apprendimento di qualsiasi lingua straniera, compresa la lettura, poiché la corretta pronuncia delle parole aiuta a comprendere il significato inteso e facilita il processo di memorizzazione e recupero delle parole durante la lettura. Il fenomeno della Dislessia descrive chiaramente gli ostacoli, le sfide che gli studenti affrontano nella lettura e la loro incapacità di leggere correttamente rispetto all’età e al livello di intelligenza dell’alunno. Così pure può verificarsi il fenomeno dell’Inversione ovvero il cambiamento dell’ordine delle lettere nelle parole all’interno della frase e della Sostituzione, quando si utilizza per esempio una consonante che ha la stessa grafia di un’altra consonante come “E” piuttosto che “F”; una lettera combinata con un’altra lettera che ha la stessa grafia, ad esempio “b” con “d” o “p” con “t”; oppure una lettera con un suono identico come “d” e “t” [1].
Le difficoltà che gli studenti affrontano nella lettura possono essere attribuite principalmente al contesto socio-culturale che riguarda le loro conoscenze sulla lingua e le capacità di interpretare il vocabolario. Difficoltà che si spiegano con l’uso abituale da parte degli studenti stranieri della via fonologica della loro lingua madre. Questi studenti hanno spesso dubbi nel passaggio delle lettere dell’alfabeto ai suoni delle lettere dell’alfabeto e viceversa, il che si traduce in una competenza linguistica molto limitata. L’uso della via fonologica indica che gli studenti non sono ancora in grado di formulare il lessico delle parole : da qui l’utilizzo di un approccio errato. Un’altra difficoltà comune riguarda le differenze tra la scrittura dell’italiano e quella della lingua madre degli studenti stranieri. Nel sistema alfabetico italiano, ogni fonema è quasi sempre rappresentato da un grafema e si trova sotto o sopra la parola a destra o a sinistra della parola,. In altri sistemi di scrittura, ci sono caratteristiche diverse dall’italiano, il che rende la lettura più faticosa per gli studenti [2]
Sfide nella produzione e nella comprensione orale
La relazione tra lettura, comprensione e produzione orale è fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo della lingua. Praticando regolarmente queste tre abilità, l’individuo può migliorare le sue competenze linguistiche in generale e la sua capacità di comunicare in modo efficace in varie situazioni. Qualsiasi difetto che colpisca una parte di questa relazione porta al fallimento del processo di apprendimento della lingua .e quindi è naturale che si tenga presente che qui lo studente che ha difficoltà a leggere un testo scritto è lo stesso studente che soffre di scarsa comprensione nonché del problema di non riuscire ad esprimersi oralmente [3].
La sfida ad esprimersi oralmente in una nuova lingua è un grosso ostacolo per gli studenti che imparano una lingua straniera. Innanzitutto, la mancanza di un vocabolario appropriato limita la loro capacità di esprimere chiaramente i propri pensieri e idee e, allo stesso tempo, è difficile comprendere le intenzioni dell’interlocutore nei confronti dell’altro interlocutore,(sia che si tratti di un testo scritto o audio). La complessità della coniugazione dei verbi in diverse situazioni può creare confusione negli studenti. La paura di commettere errori grammaticali o di pronuncia può portare ad una certa timidezza che ostacola la facilità nell’esprimersi. Questa ansia può essere generata dai sentimenti di giudizio degli altri, soprattutto quando ci si trova in un ambiente di comunicazione in lingua straniera. Di conseguenza, alcuni studenti potrebbero evitare di partecipare attivamente a conversazioni o attività sociali nella lingua target, limitando le loro opportunità di pratica e sviluppo linguistico. Inoltre, la pressione per esibirsi può aggravare il nervosismo degli studenti, impedendo loro di esprimersi liberamente e spontaneamente.
In tutta evidenza anche differenze culturali possono svolgere un ruolo nel modo in cui le persone interpretano e comunicano, aggiungendo un ulteriore livello di complessità all’apprendimento delle lingue. Tuttavia, gli studenti possono superare le difficoltà impegnandosi in attività pratiche regolari, cercando di praticare esperienze di immersione linguistica e adottando un atteggiamento positivo verso gli errori come parte integrante e coadiuvante del processo di apprendimento. Alla fine, con tenacia e determinazione, gli studenti possono progredire nella loro capacità di esprimersi oralmente in una nuova lingua.
La scrittura è un pilastro essenziale nel viaggio di apprendimento di una lingua straniera, insieme alle capacità di parlare, ascoltare e leggere. A livello di comprensione, la scrittura aiuta a chiarire le regole linguistiche e ad applicarle praticamente, il che migliora la comprensione e la memoria. A livello di sviluppo delle capacità di espressione, la scrittura contribuisce nell’organizzare le idee e sistemarle in modo logico, il che migliora la chiarezza di espressione.
Si tenga presente nel percorso dell’apprendimento di una lingua straniera come la lingua italiana differente da quella lingua madre araba del fatto che gli arabofoni sono abituati a scrivere dalla destra alla sinistra, mentre nell’italiano si fa il contrario, devono pertanto prima di tutto abituarsi a scrivere in questo modo. Alcuni fonemi che abbiamo nell’italiano, non esistono nella lingua araba e in questo caso è difficile per l’alunno arabofono imparare a scriverli velocemente. Infine, concentriamoci nella più grande difficoltà, quella delle coppie che per gli studenti sembrano simili o anche uguali, perché in certi lettere nell’alfabeto italiano troviamo lo stesso suono come la F e la V, la P e la B. Così con la coppia s/z: la frase «Una rosa rossa» potrebbe essere scritta «Una roza rossa» perché il suono che in italiano corrisponde al segno grafico [s] in arabo corrisponde a un segno grafico traslitterato in [z]. Si aggiunga la difficoltà a distinguere le coppie vocali e/i e o/u, per esempio riparare/ recuperare. Gli studenti di arabo confondono il suono e la grafia rispetto alle vocali perché la loro lingua ha solo tre vocali [4].
La questione delle sfide della scrittura, che può essere articolata in due componenti principali: la disgrafia e la disortografia.. La disgrafia si riferisce a ostacoli particolari nella grafia, nella scrittura dei segni alfabetici e nella riproduzione dei segni numerici. Ha tre caratteristiche principali: la forma dei caratteri, la distanza tra le lettere o i numeri e l’ortografia. Inoltre, la disgrafia può essere definita come l’incapacità di memorizzare le idee di un certo movimento o evento, il che rende il discente bloccato e non sa come scrivere. Non si tratta di un disturbo verbale o di pigrizia; piuttosto, è la difficoltà di un alunno a trovare non solo le parole giuste ma anche le lettere giuste quando scrive. Ciò può causare difficoltà nell’apprendimento o nella pratica delle attività quotidiane. La Disgrafia è classificata in tre tipi la disgrafia ‘dislessica’ si riferisce alla scrittura e ai disturbi che non sono leggibili, La disgrafia ‘motoria’ è una condizione in cui la scrittura spontanea o una coppia di testi non è leggibile, La disgrafia ‘parziale’ che si manifesta nella calligrafia degli studenti, causa una scrittura incomprensibile e l’incapacità di identificare gli alfabeti correttamente [5].
La disortografia rende il codice linguistico e, di conseguenza, il testo scritto meno corretti. In altre parole, si tratta di un disturbo che ha un impatto sulla cifratura sia del linguaggio orale che dello scritto, e più in generale nella componente linguistica [6]. Per esempio, le lettere dell’alfabeto italiano hanno molte somiglianze fonologiche ‘‘d-t’’ morfologico-grafiche ‘‘a-o’’ e fonologiche ‘‘b-d’’, di conseguenza, gli studenti arabofoni spesso commettono errori di sostituzione nella scrittura [7].
Differenze linguistiche e culturali
Uno degli obiettivi principali per imparare una nuova lingua è comprenderne la grammatica e la struttura grammaticale. La sintassi di una lingua straniera può differire in modo significativo dalla lingua madre dello studente, come l’arabo e l’italiano, il che aggiunge maggiore complessità al processo di apprendimento, e tra le altre differenze linguistiche che causano ostacoli all’apprendimento di una lingua straniera possiamo considerare la pronuncia e l’accento [8]. L’arabo è infatti caratterizzato da un sistema di frasi verbali e flessibilità nell’ordine delle parole, mentre l’italiano si basa su frasi nominali e un ordine fisso con coniugazioni verbali fisse. E ogni lingua possiede un insieme unico di suoni e fonemi che possono differire notevolmente dalla lingua madre dello studente. Ad esempio, l’arabo ha suoni come la “th” “ث” e la “kh”"خ” che non esistono in italiano, mentre l’italiano ha suoni vocali aperti che non si trovano in arabo. Queste differenze fonetiche possono accrescere le difficoltà degli studenti, il che può portare a pronunce inesatte e incomprensioni.
Ci sono anche differenze culturali che influenzano la pronuncia e determinano il fenomeno chiamato interferenza linguistica, che può produrre abitudini fonetiche errate difficili da correggere.
L᾿approccio pedagogico tradizionale
Imparare una lingua straniera rappresenta una porta verso nuovi orizzonti in vari ambiti della vita, ma è un percorso piena di sfide. Il sistema educativo pedagogico e il metodo di esame sono tra i fattori più importanti che ostacolano il progresso dello studente e lo gravano nel percorso di apprendimento della lingua.
Il sistema educativo tradizionale è dominato da un’eccessiva attenzione alla grammatica e alla traduzione, che trasforma l’apprendimento della lingua in memorizzazione e indottrinamento, lontano dalla sua essenza e dal suo utilizzo nella vita reale. Il metodo di esame tradizionale rafforza questo approccio concentrandosi sulla verifica delle conoscenze teoriche dello studente, sul memorizzare piuttosto che concentrarsi sulla comprensione e sull’applicazione.
Il curriculum non dispone di sufficienti opportunità per una pratica linguistica efficace, privando lo studente di sperimentare la lingua in situazioni di vita reale e di applicare le proprie capacità di parlare, ascoltare e scrivere. Ciò è aggravato dalla mancanza di opportunità di esprimersi in una lingua straniera durante gli esami, che ostacola i progressi dello studente e riduce la sua motivazione.
È noto che un ambiente educativo demotivante crea nello studente un sentimento di noia e frustrazione, che incide negativamente sulla sua concentrazione e sul desiderio di apprendere. L’approccio agli esami basato sullo stress e sull’ansia aggrava questo effetto, ostacolando la capacità dello studente di ottenere buoni risultati e influenzando il potenziale della sua autostima.
Il sistema pedagogico spesso trascura l’aspetto culturale associato alla lingua straniera, il che priva lo studente della comprensione del contesto reale dell’uso della lingua e dell’interpretazione accurata dei suoi significati. Gli esami tradizionali non prestano sufficiente attenzione alla valutazione della comprensione della cultura da parte dello studente, il che riduce la sua capacità di comunicare in modo efficace nelle situazioni della vita reale.
La valutazione degli studenti si basa spesso sulla verifica di competenze specifiche, come la grammatica e la traduzione, trascurando altre competenze importanti come la conversazione, l’ascolto e la scrittura. Gli esami tradizionali non forniscono una valutazione completa delle competenze linguistiche di uno studente, il che ostacola i suoi progressi e riduce la sua motivazione [9].
Pertanto, affrontare le difficoltà legate all’apprendimento di una lingua straniera richiede l’adozione di un approccio educativo equilibrato che si concentri sulla pratica della lingua e sulla sua applicazione nella vita reale, fornendo allo stesso tempo un ambiente di apprendimento stimolante e una valutazione completa delle competenze linguistiche dello studente, compresa la sua comprensione delle lingue straniere. cultura associata alla lingua.
L’apprendimento delle lingue straniere è un processo complesso e multiforme che viene influenzato da una molteplicità di fattori, tra cui il contesto socio-culturale di provenienza. Molte organizzazioni, come quella di Ornella Andreani, che insegna psicologia all’università di Pavia, hanno preso in considerazione questo argomento, così come le teorie di diversi autori, tra cui la famosa lettera di Don Milani [10]. In particolare, il livello socioeconomico e l’appartenenza a minoranze linguistiche possono rappresentare delle sfide significative per il percorso di apprendimento linguistico.
L’accesso limitato a risorse educative, la minore esposizione a un linguaggio ricco e corretto in famiglia e la frequentazione di scuole con meno risorse e insegnanti meno preparati possono ostacolare significativamente l’apprendimento delle lingue straniere. Le difficoltà di comprensione delle lezioni in classe, la carenza di supporto linguistico in famiglia e la discriminazione o marginalizzazione nell’ambiente scolastico possono creare ulteriori barriere all’apprendimento.
La famiglia svolge un ruolo fondamentale nel supportare l’apprendimento delle lingue straniere dei propri figli. Offrendo supporto emotivo e pratico, aiutando con i compiti a casa e fornendo un ambiente di studio tranquillo, i genitori possono incoraggiare i figli a parlare la lingua straniera anche a casa e a fare pratica con altri parlanti. Inoltre, possono collaborare con gli insegnanti per monitorare i progressi del bambino e identificare eventuali difficoltà.
È importante sottolineare che un’eccessiva pressione da parte dei genitori può causare stress, ansia e demotivazione nel bambino, portandolo a concentrarsi sui risultati piuttosto che sull’apprendimento stesso. Allo stesso modo, la mancanza di collaborazione con la scuola può ostacolare la comunicazione tra genitori e insegnanti e la creazione di un ambiente di apprendimento efficace [11].
Il contesto socio-culturale rappresenta un fattore determinante nell’apprendimento delle lingue straniere. È fondamentale che gli insegnanti e le istituzioni scolastiche siano consapevoli delle sfide e delle opportunità che gli studenti provenienti da contesti diversi debbono affrontare, adottando strategie di supporto adeguate e valorizzando le diverse esperienze e competenze individuali. Il successo nell’apprendimento delle lingue straniere dipende dalla motivazione, l’impegno, le capacità individuali dello studente e il supporto ricevuto dalla famiglia e dalla scuola.
Le strategie per affrontare queste sfide
La capacità di parlare più lingue è diventata una delle abilità più importanti per il successo personale e professionale nel mondo globalizzato di oggi. Possiamo contare sulla tecnologia come uno strumento efficace, dato le sfide che un individuo incontra durante l’apprendimento. Possiamo spiegare il ruolo della tecnologia e il suo ruolo nel facilitare l’apprendimento di una lingua straniera diversa dalla lingua materna dello studente attraverso tre punti chiave:
Le tecnologie per importare
La tecnologia importata offre una varietà di modi per migliorare la didattica utilizzando contenuti multimediali e testuali sia in classe che a distanza. Questi materiali rientrano in due categorie principali: materiale educativo, come film, canzoni, pubblicità, articoli di giornale e siti web; e materiali autentici, come manuali, esercizi interattivi, dizionari e grammatiche online. Il vantaggio significativo di queste tecnologie è la possibilità di adattare l’apprendimento alle esigenze di ogni studente. Inoltre, l’accesso a una vasta gamma di materiali aiuta gli studenti a diventare più autonomi, consentendo loro di approfondire autonomamente le materie trattate in classe.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che i docenti devono essere consapevoli e responsabili nell’utilizzo di queste tecnologie. Infatti, per evitare distrazioni o demotivazione degli studenti, i materiali devono essere scelti con cura, valutandone la qualità e l’idoneità per il livello degli studenti. Infine, le tecnologie importate sono un ottimo strumento per migliorare la didattica, rendendola più ricca, coinvolgente e motivante, a condizione che vengano utilizzate in modo consapevole e pianificato.
Le tecnologie per fissare
Nell’era digitale, l’apprendimento delle lingue straniere si arricchisce di strumenti innovativi come la videoregistrazione, capaci di superare le barriere tradizionali e di elevare l’esperienza didattica. La tecnologia non si limita a conservare i contenuti orali, come avveniva con la trascrizione, ma cattura anche l’espressività non verbale, elemento fondamentale per una comprensione profonda della lingua.
Registrando una performance orale, sia essa una presentazione, un roleplay o una discussione, lo studente ha la possibilità di rivederla e analizzarla attentamente, individuando punti di forza e aree di miglioramento. Questo feedback immediato, unito al contributo dei compagni e all’analisi dell’insegnante, favorisce una maggiore consapevolezza dei propri errori e una progressiva autonomia nell’apprendimento.
Le prime esperienze di videoregistrazione possono risultare imbarazzanti, ma con il tempo e la pratica gli studenti superano questa iniziale ritrosia, riconoscendo il valore di questo strumento per perfezionare la loro produzione linguistica. In definitiva, le tecnologie per il fissaggio rappresentano un alleato prezioso per l’apprendimento delle lingue straniere, offrendo un metodo completo ed efficace che integra l’espressività non verbale, il feedback immediato e lo sviluppo dell’autonomia degli studenti, permettendo loro di eccellere nella comunicazione interculturale.
Le tecnologie per connettere
Le tecnologie sono diventate strumenti utili nell’apprendimento linguistico contemporaneo perché consentono agli studenti di superare i confini culturali e geografici e li collegano al mondo esterno. Alcuni esempi di come la tecnologia può facilitare la condivisione e l’apprendimento collaborativo includono il lavoro di gruppo su schede visive per un dizionario di immagini, l’utilizzo delle chat di classe per facilitare la comunicazione e la collaborazione e la creazione di dizionari visivi condivisi tra compagni. Inoltre, l’accesso alle piattaforme online consente agli studenti di mettere in pratica le loro abilità comunicative in contesti reali, migliorando la comprensione orale e la fluidità espressiva.
Gli eventi virtuali, le esperienze di tandem e la registrazione delle interazioni consentono di creare un ambiente di apprendimento stimolante e immersivo in cui la pratica e la riflessione si combinano per migliorare le capacità linguistiche. Tuttavia, è importante ricordare che la tecnologia deve aiutare gli umani e non viceversa. Giovanni Freddi, uno dei pionieri della linguistica educativa in Italia, ha sottolineato che le tecnologie devono essere utilizzate per aiutare le persone. Siamo in una perversione dei valori se l’uomo deve subordinarsi alla tecnologia. Di conseguenza, è fondamentale piegare la tecnologia ad un impiego consapevole, tenendo conto del livello linguistico degli studenti, preparando le interazioni in anticipo e incoraggiandoli a riflettere sulle proprie prestazioni. In questo modo, la tecnologia funge da prezioso alleato nel percorso di apprendimento linguistico perché consente agli studenti di stabilire collegamenti, condividere idee e riflettere [12].
Supporto pedagogico personalizzato
Per ottenere un atteggiamento più positivo nei confronti della lingua italiana in uno studente, è necessario progettare un programma educativo personalizzato che soddisfi le sue esigenze individuali e lo aiuti a sviluppare le sue competenze linguistiche e ad aumentare la sua autostima. Questo programma include i seguenti elementi:
Primo: aumentare la fiducia in se stessi cercando di aiutare lo studente a comprendere i suoi punti di forza e le aree di miglioramento per creare un sicuro possesso di competenze, Stabilire obiettivi educativi realistici e raggiungibili per promuovere un senso di realizzazione, apprezzare gli sforzi e i risultati dello studente, non importa quanto piccoli, per aumentare la sua autostima e motivarlo a continuare. Incoraggiare lo studente a imparare dai suoi errori invece di temerli. per migliorare la sua capacità di perseverare.
Secondo: allenare l’auto-esplicazione aiutando lo studente ad analizzare i risultati del test per comprendere i suoi punti di forza e di debolezza, invece di concentrarsi solo sul voto, e insegnare allo studente a collegare i suoi risultati al suo impegno e alle strategie di apprendimento utilizzate, non a fattori esterni, incoraggiandolo a concentrarsi sugli aspetti positivi del percorso di apprendimento, come i progressi compiuti, piuttosto che sui fallimenti.
Terzo: concentrarsi sugli obiettivi di apprendimento: aiutare lo studente a determinare obiettivi educativi significativi legati ai suoi interessi, per aumentare la sua motivazione ad apprendere, attraverso la scoperta, l’esperienza e l’applicazione, piuttosto che la memorizzazione.
Quarto: suscitare curiosità e interesse: attraverso l’uso di attività didattiche interattive e attraenti per suscitare la curiosità e l’interesse dello studente e spingerlo al progresso e alla ricerca nel campo della lingua italiana e l’uso delle tecnologie per rendere l’apprendimento dell’italiano più interattivo e divertente.
Quinto: prendere in considerazione le capacità individuali: valutare il livello cognitivo dello studente per progettare compiti educativi adeguati alle sue capacità . E fornire ulteriore supporto agli studenti che hanno difficoltà di comprensione e apprendimento. E creare infine un ambiente di apprendimento sicuro e di supporto in cui lo studente si senta a proprio agio nel porre domande e partecipare alle attività [13].
Applicando questi elementi, è possibile progettare un programma educativo personalizzato che aiuti lo studente a sviluppare le sue competenze linguistiche in italiano, ad aumentare la fiducia in se stesso e ad acquisire un atteggiamento più positivo nei confronti dell’apprendimento. Ciò gli consentirà di superare gli ostacoli che incontra nell’apprendimento dell’italiano, una lingua diversa dalla sua lingua madre.
Per concludere, possiamo dire che l’apprendimento della seconda lingua straniera, come l’italiano, è un percorso complesso che presenta sfide uniche nella lettura, scrittura, comprensione e produzione orale. Le difficoltà possono derivare dalla struttura grammaticale intricata, dalla pronuncia sfidante e dalla mancanza di esposizione quotidiana alla lingua target. Tuttavia, esistono soluzioni efficaci per superare tali ostacoli. L’immersione linguistica, sia attraverso esperienze di vita quotidiana in un paese di lingua italiana sia tramite l’utilizzo di piattaforme online dedicate, può accelerare notevolmente l’apprendimento. Inoltre, l’uso di risorse didattiche innovative, come video, podcast e applicazioni interattive, può rendere l’apprendimento più coinvolgente e efficace.
La pratica costante è fondamentale per migliorare le abilità linguistiche. L’interazione regolare con madrelingua, tramite scambi linguistici o lezioni private, offre l’opportunità di affinare le competenze comunicative e di ottenere feedback immediato. Inoltre, l’approccio personalizzato all’apprendimento, adattando le strategie di studio alle esigenze individuali, può massimizzare i risultati.
In sintesi, sebbene l’apprendimento della lingua italiana possa presentare difficoltà significative, esistono diverse soluzioni pratiche e strategie che possono essere adottate per superarle con successo. Con impegno, dedizione e l’uso intelligente delle risorse disponibili, è possibile raggiungere una competenza linguistica soddisfacente e godere appieno dei benefici che derivano dalla conoscenza di una seconda lingua straniera.
Dialoghi Mediterranei, n. 70, novembre 2024
Note
[1] https://istitutosantachiara.it/dislessia/
[2] Balboni P.E. , 2014, Didattica dell’italiano come lingua seconda a straniera, Bonacci Editore, Torino: 34-35
[3] Marta Murineddu, Valeria Duca, Cesare Cornoldi 2006, Difficoltà nell’apprendimento scolastico degli studenti stranieri, Edizioni Erickson, Trento:55.
[4] Ivi :56
[5]https://www.unicusano.it/blog/universita/cose-la-disgrafia/#:~:text=%E2%80%9CLa%20disgrafia%2C%20nota%20come%20disturbo,Disturbi%20Specifici%20di%20Apprendimento’).
[6] https://www.unicusano.it/blog/universita/cose-la-disgrafia/#:~:text=%E2%80%9CLa%20disgrafia%2C%20nota%20come%20disturbo,Disturbi%20Specifici%20di%20Apprendimento’
[7] Disturbi specifici nell’apprendimento https://www.icfptosti.edu.it/archivio/www.icfptosti.edu.it/download/34/curriculi-e-ptof/1191/linee-guida-dsa-disturbi-specifici-dellapprendimento.pdf
[8] https://www.cittadellascuola.it/imparare-una-lingua-straniera-difficolta-e-strategie-per-superarle/
[9] Balboni Paolo (2011), Le sfide di Babele insegnare le lingue nelle società complesse, Utet Università, Torino:8-10.
[10] Marta Murineddu, Valeria Duca, Cesare Cornoldi 2006, cit.:12
[11] Ibidem
[12] Balboni Paolo (2011), Le sfide di Babele insegnare le lingue nelle società complesse, cit: 23-26
[13] http://www.centronous.com/centro/difficolta-scolastiche/
Riferimenti bibliografici
Balboni Paolo(2011), Le sfide di Babele insegnare le lingue nelle società complesse, Utet Università, Torino.
De Mauro T. (2002) L’italiano nel mondo . De Mauro T. Et al. (2002), «Italiano2000», Bulzoni, Roma: 13-22
Gilardoni S., (2005), La didattica dell’italiano L2 : Approcci teorici e orientamenti applicativi, Ente per il diritto allo studio dell’Università Cattolica, Milano.
Giovanardi C., Trifone P.,(2012) , L’italiano nel mondo, Carocci editore, Roma.
Marta Murineddu, Valeria Duca, Cesare Cornoldi 2006, Difficoltà nell’apprendimento scolastico degli studenti stranieri, Edizioni Erickson Trento.
Serragiotto G, 2003 C.L.I.L. Apprendere insieme una lingua e contenuti non linguistici, Guerra Edizioni, Perugia.
Sitografia
- https://istitutosantachiara.it/dislessia/
-https://www.unicusano.it/blog/universita/cose-la-disgrafia/#:~:text=%E2%80%9CLa%20disgrafia%2C%20nota%20come%20disturbo,Disturbi%20Specifici%20di%20Apprendimento‘).
- http://www.centronous.com/centro/difficolta-scolastiche/
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Alaa Dabboussi, nato in Tunisia, dottore in lingua, letteratura e civiltà italiana, ha seguito un corso magistrale e ha ottenuto il master nel 2015 presso la Facoltà delle lettere e delle scienze umanistiche de La Manouba. Presso lo stesso Ateneo ha discusso nel 2021 la sua Tesi di dottorato. Insegna letteratura italiana all’Università di Cartagine e la sua ricerca scientifica si focalizza sullo studio della letteratura di frontiera e sugli scambi interculturali dell’area del Mediterraneo.
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