di Valeria Laudani
Questa espressione, densa di fede e devozione, trova il suo significato nel rapporto tra uomo e divino. In Sicilia, la religiosità popolare si intreccia con antiche tradizioni e simbolismi, un dialogo tra sacro e quotidiano, un ponte tra la fragilità dell’uomo e la misericordia dei santi.
Nelle fotografie sono gesti d’amore come un bacio alla statua o un frammento del corpo modellato in cera offerto al santo per ringraziare, per implorare. Sono le piccole immagini di carta con raffigurazioni del taumaturgo cui ci si affida per guarire, per propiziare, per scongiurare.
Si crea una vicinanza fisica con il sacro, come se il contatto potesse trasferire una sorta di benedizione, come se il calore del respiro, la pressione delle labbra, il rapporto tattile con la reliquia fossero necessari per stringere un legame invisibile e irresistibile con la potenza del santo.
Così ogni pezzo di cera in forma di cuore, di mano o di gamba, incarna storie, desideri e gratitudine, porta con sé il ricordo di una sofferenza patita, di una vita che ha sfiorato il confine tra la perdita e il miracolo.
Un cuore di cera o di argento, ad esempio, potrebbe raccontare una guarigione attesa da tempo, forse una madre che ha visto il figlio ristabilirsi dopo una malattia, o un uomo che ha sentito svanire un peso al petto.
La cera stessa, materiale morbido e malleabile, richiama la vulnerabilità umana, può essere modellata, plasmata eppure è fragile, com’è fragile l’essere umano. In questo si ritrova il senso profondo degli ex voto, rappresentano quelle parti di noi che abbiamo rischiato di perdere, e che ci sono state restituite, guarite, graziate.
Immaginiamo la speranza investita nella scrittura incerta di una lettera dedicata al santo, parole intime come sussurrate all’interlocutore supremo e notificate nello spazio pubblico del santuario.
Così è a Trecastagni dove si raccolgono centinaia di tavolette votive che, nella illustrazione della disgrazia, dell’incidente o della malattia, testimoniano della storia del miracolato e della potenza salvifica dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino.
I santi, in Sicilia, sono percepiti come figure familiari, amici e protettori. Il santo non è un’entità distante, ma una presenza vicina, qualcuno a cui si affida la propria vita, i propri cari, il proprio destino.
C’è una cura segreta in questi gesti, un intenso colloquio in queste testimonianze. C’è una sincerità quasi disarmante in questa devozione: si prega per la salute, per il lavoro, per la famiglia, per le cose più intime e quotidiane, senza veli né riserve. La grazia ricevuta è la risposta del divino al grido dell’uomo, un incontro tra la supplica e la misericordia, tra la speranza e il dono.
Le fotografie, scattate tra i luoghi della devozione siciliana, catturano questa intimità, raccontano il silenzio e la luce che accompagnano questi momenti di raccoglimento. Le candele accese, la preghiera, le mani tese verso il santo, tutto sembra descrivere una relazione speciale, unica, tra l’uomo e il suo protettore.
Così, per grazia ricevuta, diventa un rito che si perpetua, una memoria che si rinnova di generazione in generazione. La comunità si ritrova unita sotto lo sguardo del santo, sotto il suo manto, nella festa condivisa come nel silenzio della devozione individuale. Gli ex voto, infatti, non sono solo simboli di storie private, personali, ma parte di un patrimonio esistenziale collettivo, un mosaico di vite, di dolori, di speranze, che racconta la cultura di un popolo, della sua religiosità semplice e tenace, sostenuta da un legame invisibile ma potente, quello con il sacro.
Dialoghi Mediterranei, n. 71, gennaio 2025
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Valeria Laudani, si diploma nel 1993 a Catania in Arti Grafiche, della Pubblicità e della Fotografia e inizia a lavorare privatamente come grafico-creativo e da freelance con alcune tipografie e agenzie pubblicitarie del territorio siciliano. Presso l’università intraprende gli studi in Scienze e Tecniche Psicologiche, per dedicarsi dal 1996 alla propria attività commerciale. Durante questo percorso, partecipa a diverse mostre personali e collettive a Catania e altrove.
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