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Un ricordo di Franco Ferrarotti nel dialogo a Roma tra psicologia e sociologia

Franco Ferrarotti

Franco Ferrarotti

di Piero Di Giorgi

Ho avuto la fortuna di conoscere Ferrarotti tramite la mia amica Maria Immacolata Macioti, che è stata la sua allieva prediletta, fino a portarla a ordinaria della cattedra di sociologia all’università di Roma. Per inciso, proprio in virtù della nostra amicizia, Minette, come la chiamavamo gli amici, è venuta a fare una conferenza a Mazara del Vallo, organizzata dal nostro Istituto Euro-arabo.

Correva l’anno 1977 quando due gesuiti, Giulio Girardi e Gerard Lutte furono espulsi dall’ateneo salesiano per le loro posizioni progressiste e postconciliari (Concilio Vaticano secondo). Giulio Girardi, uno degli artefici del dialogo tra cristiani e marxisti, ebbe offerte cattedre da diverse Università italiane ma anche straniere, in particolare in Francia. Gerard Lutte, invece, venne alla facoltà di psicologia di Roma, dove insegnavo anche io e si stabilì alla Magliana, quartiere popolare di Roma, non lontano dalla stazione Trastevere.

Maria Immacolata Macioti

Maria Immacolata Macioti

Insieme agli abitanti del quartiere, soprattutto i più giovani, aprì una scuola, dove coinvolse me, M. I. Macioti ed altri di altre facoltà, in particolare Danila Visca, che insegnava Storia delle religioni, ma anche insegnanti e che venne chiamata “Scuola alla Magliana”, come il titolo dell’opuscolo che fu pubblicato e distribuito.

Da ciò scaturì una frequentazione giornaliera con la cattedra di sociologia diretta da Franco Ferrarotti, che allora si trovava sotto i portici di Piazza Esedra, dove c’era l’antica pasticceria palermitana “Dagnino” e dove andavamo a fare la colazione con un cannolo o una raviolina.

scuolaGerard Lutte e io, ma anche Macioti e Visca avevamo intrapreso un nuovo cammino verso una nuova teoria dell’adolescenza, non più come un momento cruciale dello sviluppo, caratterizzata da conflitti e da emarginazione e nel contempo come fase essenziale di preparazione all’assunzione di uno status di adulti differenziati e anche un libro dal titolo La condizione giovanile: introduzione critica alla psicologia degli adolescenti e dei giovani e avevamo anche scritto un opuscolo dal titolo “Scuola alla Magliana”. Tutto questo era seguito anche da Ferrarotti tramite M. I. Macioti.

L’ultima volta che ho incontrato Ferrarotti è stato in occasione del suo novantesimo compleanno, festeggiato in un locale vicino a piazza del Gesù, vicino, allora, alla sede nazionale della Democrazia cristiana.

ferrarotti-1Dopo il mio trasferimento a Palermo, dove era stata istituita la facoltà di psicologia, Ferrarotti, per un lungo periodo, mi ha inviato buona parte dei suoi libri (Conoscenza intuitiva comune, scientifica, partecipata ed. Solfanelli; Il vegliardo neonato: Confidenza e confessioni controvoglia di un giramondo ultranovantenne, Gangemi editore; Il senso del luogo, Armando editore; La strage degli innocenti: note sul genocidio di una generazione, Armando editore; Atman, il respiro del bosco, Grafica Editrice Romana. Mi ha incoraggiato anche a pubblicare il mio libro Scuola ed educazione alla democrazia con l’editrice Solfanelli. Mi ha mandato fino al 2018 la sua rivista trimestrale “La critica sociologica”, Fabrizio Serra editore.

Pochi sanno che Ferrarotti è stato anche deputato indipendente. Infatti, laureato in filosofia, oltre ad avere avuto un grande ruolo nel diffondere la sociologia, fu collaboratore di Adriano Olivetti e dal 1948 subentrò al suo posto in Parlamento. Con l’amico Nicola Abbagnato, nel 1951 fondò i Quaderni di sociologia. Nel 1961 fondò la prima cattedra di sociologia all’Università La Sapienza di Roma. Nel 2001 è stato nominato membro dell’Accademia dei Lincei. Si è occupato anche di tematiche religiose e ha insegnato come meeting professor in diverse università del mondo. 

Dialoghi Mediterranei, n. 71, gennaio 2025

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Piero Di Giorgi, già docente presso la Facoltà di Psicologia di Roma “La Sapienza” e di Palermo, psicologo e avvocato, già redattore del Manifesto, fondatore dell’Agenzia di stampa Adista, ha diretto diverse riviste e scritto molti saggi. Tra i più recenti: Persona, globalizzazione e democrazia partecipativa (F. Angeli, Milano 2004); Dalle oligarchie alla democrazia partecipata (Sellerio, Palermo 2009); Il ’68 dei cristiani: Il Vaticano II e le due Chiese (Luiss University, Roma 2008), Il codice del cosmo e la sfinge della mente (2014); Siamo tutti politici (2018); Scuola ed educazione alla democrazia (2021).

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