di Roberta Giuffrida
Ho sempre amato la festa di Sant’Agata, sin da bambina, e sempre sono stata colpita dalla moltitudine di gente che accorre per parteciparvi.
Nelle immagini che ho proposto ho voluto rappresentare una sintesi della festa, estratti di un paesaggio complesso, scatti un effervescente ed emozionante rito popolare.
Ho rivolto maggiore attenzione ai devoti, ai portatori di cera, e devo dire che ritrovarsi tra di loro nei momenti in cui sostano per riposare per poi ripartire col pesante cero in spalla, è un’esperienza molto particolare.
Li vedi, assorti, concentrati, e li senti intonare o urlare canti, preghiere, parole di fede e devozione verso la Santa, e la commozione penetra tra te e l’obiettivo mentre sei lì per raccontare quei momenti.
Cerchi di farlo in maniera discreta, vorresti essere una presenza invisibile per non disturbare quello che ai miei occhi è una sacra connessione. E poi succede di imbattersi in devoti solitari, che cercano raccoglimento in punti meno affollati, il cero acceso e negli occhi una preghiera.
Ho scelto di alternare immagini fisse, ad alcune realizzate per zooming. Le prime soprattutto relative ai ritratti dei devoti colti nei rituali di implorazione, le seconde per rendere l’effetto del movimento, sia del devoto in corsa col cero in spalla, sia della candelora fatta ondeggiare al ritmo della musica.
Per quanto la festa di Sant’Agata sia ricca di colori, ho preferito presentare il mio racconto in bianco e nero, per mettere maggiormente in risalto il contrappunto tra il buio e la luce.
Se dovessi dare un nome alla festa di Sant’Agata, la chiamerei la festa della luce, e questa ho cercato di rappresentare nelle mie immagini, in contrasto con l’oscurità della notte.
Dialoghi Mediterranei, n. 72, marzo 2025
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Roberta Giuffrida, ingegnere meccanico per formazione e professione, è da sempre appassionata di fotografia. La approfondisce attraverso la lettura dei grandi Autori, la partecipazione a diversi corsi, workshop, seminari e Festival di Fotografia (Ragusa Foto Festival, Med Photo Fest, Etna Photo Meeting, Premio Luce Iblea, Festival della fotografia popolare Storie di un attimo), durante i quali ha partecipato a varie letture portfolio ed esposto diverse mostre personali. Sue fotografie sono edite in diversi volumi sulla città di Catania e sulla Sicilia e su riviste specializzate. Ha ottenuto diversi premi e menzioni speciali in vari concorsi.
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