di Davide Renda
Bizerte, situata sulla costa settentrionale della Tunisia, è una città portuale di circa 150 mila abitanti conosciuta come meta turistica grazie alle sue affascinanti bellezze naturali e coste mediterranee, al suo patrimonio storico e alla gastronomia locale. Raggiungibile a circa 70 km da Tunisi, la città e il suo Governatorato rappresentano ancora oggi una “fuga” perfetta da Tunisi, in una delle regioni più verdi e allo stesso tempo di rilevanza storica della Tunisia.
Le radici di Bizerte risalgono a tempi antichissimi, quando la città era conosciuta come Hippo-Zarytos, fondata dai Fenici e trasformata in un importante avamposto commerciale dai Cartaginesi. Grazie alla sua posizione strategica, Bizerte si sviluppò come un porto cruciale nel Mediterraneo, un ruolo che mantenne anche sotto il dominio di Arabi, Ottomani e Spagnoli nei secoli successivi. Con l’arrivo dei francesi nel 1881, la città divenne una colonia e acquisì una grande importanza come base navale durante la Seconda Guerra Mondiale.
La presenza francese terminò ufficialmente nel 1963, anno in cui la Tunisia ottenne la piena indipendenza, e Bizerte iniziò a svolgere un ruolo di rilievo nell’economia del paese grazie al suo porto commerciale, motore di sviluppo per la città.
È proprio dal porto che inizia la passeggiata fotografica, camminando sul ponte mobile di Bizerte (aperto sia a mezzi che pedoni) che simboleggia la connessione tra città storica e le aree più moderne. Recentemente, è stato avviato un progetto per la costruzione di un nuovo ponte che avrà una lunghezza di 2,1 chilometri e sarà completato entro il terzo trimestre del 2027. Percorrendo il ponte mobile, la vista offre una panoramica sulle navi attraccate, sulle acque del porto e sul lungomare della città.
Le diverse dominazioni e popolazioni che hanno abitato la città hanno lasciato numerose influenze architettoniche e culturali presenti nel tessuto urbano del centro storico. La Fontana ottomana di Bizerte, costruita nel XVII secolo, riflette l’architettura pubblica dell’epoca ottomana e serviva come punto di ristoro per viaggiatori e abitanti. Le tracce dell’influenza ottomana si ritrovano anche nella Kasbah di Bizerte, una fortificazione storica caratterizzata da un’architettura difensiva, progettata per proteggere la città da attacchi esterni.
La Kasbah si presenta come un complesso di mura e torri, di forma rettangolare, e include un labirinto di stradine interne, che una volta servivano a rallentare gli invasori. Questo quartiere storico non solo è il più autentico tra i quartieri storici, ma è anche un luogo vivace, con strutture ricettive e caffè intorno, dove è possibile passeggiare tra le stradine strette e passaggi coperti.
Il vecchio porticciolo (Vieux Port) è sicuramente la parte più affascinante della città vecchia, rappresentando un punto nevralgico per la pesca e il commercio. Questo porto ospita un grande mercato del pesce che rifornisce i locali e i visitatori con prodotti freschi ogni giorno, rendendolo un luogo vivace e animato. Il bacino, circondato da case bianche e caffè, ospita barche colorate e offre una vista pittoresca, con i pescatori che scaricano il loro pescato e i venditori che animano i mercati.
L’atmosfera è particolarmente suggestiva durante le ore serali, quando i caffè all’aperto vicino alle mura della Kasbah si riempiono di persone che si godono l’atmosfera, fumando shisha e osservando il passare della vita nel porto. Le autorità locali hanno recentemente rinnovato i moli, pavimentando le passeggiate e restaurando le facciate delle costruzioni circostanti, per ridare splendore a questo affascinante angolo della città.
Anche la vita religiosa e spirituale di Bizerte ha una presenza significativa, come evidenziato dal minareto della Grande Moschea di Bizerte, simbolo storico della città. Questa struttura domina il paesaggio della medina e ricorda l’importanza della religione nella vita quotidiana degli abitanti. Oltre alla Grande Moschea, il quartiere andaluso, la medina e la Kasbah ospitano numerose altre moschee quali la Moschea Rebaa e El Ksiba.
L’anima di Bizerte emerge nei dettagli delle sue strade e dei suoi mercati, con una bancarella nel souk della città che espone legumi, couscous e spezie colorate e datteri.
Anche il quartiere andaluso di Bizerte è affascinante, con le sue strade coperte da volte che offrono uno scorcio sulla architettura tradizionale dell’epoca.
Oggi, Bizerte prova a guardare al futuro senza dimenticare le sue radici e i settori portanti della sua economia. È una città in trasformazione, ma tipicamente mediterranea mantiene una forte connessione con la sua storia e le sue tradizioni.
Dialoghi Mediterranei, n. 70, novembre 2024
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Davide Renda, nato a Palermo, ha conseguito nel 2020 una laurea magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Migrazioni, con una tesi basata su una ricerca in Colombia focalizzata sulle festività per l’indipendenza di Cartagena de Indias. Redattore e Caporedattore della testata online “Eco Internazionale” per cinque anni, su cui ha scritto su tematiche legate alla storia, cultura, e politica internazionale, da numerosi anni trasferitosi a Tunisi, lavora come cooperante in una ONG italiana, contribuendo a progetti di sviluppo legati all’imprenditoria, migrazione e formazione e praticando la sua passione per la fotografia di strada.
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