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Il centenario di Rocco Scotellaro. I programmi del Comitato Nazionale per le sue celebrazioni

Logo del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Rocco Scotellaro (designer Mario Cresci)

Logo del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Rocco Scotellaro (designer Mario Cresci)

CIP

di Carmela Biscaglia 

Con decreto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (Roma, 7 febbraio 2023) è stato istituito il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Rocco Scotellaro dalla durata triennale, preposto a programmare, promuovere e curare lo svolgimento delle iniziative volte a tale scopo. L’emanazione del decreto è avvenuta su richiesta della Deputazione di storia patria per la Lucania – Istituto per gli Studi Storici dall’antichità all’età contemporanea, che ha ritenuto opportuno promuovere un’adeguata riattenzione generale sul profilo di vita di questa figura importante della storia italiana del Novecento, poeta, politico e intellettuale, nato a Tricarico (Matera) il 19 aprile 1923 e morto, appena trentenne, a Portici (Napoli) il 15 dicembre 1953.

La proposta progettuale approvata dal Ministero prevede essenzialmente percorsi di ricerca scientifica, seminari, convegni nazionali e internazionali, pubblicazioni e mostre, finalizzati a collocare la vicenda del giovane lucano con tutta l’ampiezza e l’articolazione dei suoi interessi, dei suoi scritti e del suo operato politico nel complesso quanto difficile contesto degli anni della storia nazionale compresi tra la crisi del regime fascista e i primi anni dell’Italia repubblicana, un periodo storico che è oggi al centro di una vasta produzione storiografica [1]. La proposta scaturiva dalla constatazione per cui alla vasta produzione di studi su Scotellaro concentrati sugli aspetti essenzialmente poetico-letterari e socio-antropologici, non corrispondeva un’adeguata collocazione storica, che fornisse una ricostruzione unitaria di questo intellettuale dei tempi nuovi [2], con particolare riferimento al contributo da lui fornito al processo di modernizzazione della nazione e, innanzitutto, alla costruzione della democrazia dopo vent’anni di fascismo [3].  

In quest’ottica si è sviluppata nel 2023 la prima fase di questo percorso progettuale, che non poteva essere puramente celebrativo, ma rappresentare l’occasione per ampliarne e precisarne le conoscenze su basi documentarie attraverso il contributo di quanti a livello italiano conducono studi in tal senso e l’impegno degli stessi componenti del Comitato Nazionale: Carmela Biscaglia (membro del Consiglio direttivo della Deputazione di storia patria per la Lucania e già direttore del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”), Maria Teresa Imbriani (docente associata di Letteratura italiana presso il Dipartimento di scienze umane dell’Università degli studi della Basilicata), Salvatore Lardino (vice presidente della Deputazione di storia patria per la Lucania), Antonio Lerra (docente ordinario di Storia moderna nell’Università degli studi della Basilicata e presidente della Deputazione di storia patria per la Lucania), Ferdinando Mirizzi (docente ordinario di Discipline demoetnoantropologiche presso il Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo: architettura, ambiente, patrimoni culturali dell’Università degli studi della Basilicata), Domenico Sacco (docente associato di Storia contemporanea e di Storia dell’Europa contemporanea presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università del Salento), e Donato Verrastro (docente associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di scienze umane dell’Università degli studi della Basilicata). Al suo interno, secondo quanto richiesto dall’art. 3 del decreto, il Comitato ha eletto Antonio Lerra quale suo presidente e Salvatore Lardino segretario tesoriere e, nell’adozione delle varie iniziative, si è avvalso della collaborazione di rappresentanti di altri Ministeri, enti locali e culturali.

La prima iniziativa si è tenuta a Potenza il 3 aprile 2023 nel Palazzo del Consiglio Regionale di Basilicata, dove il presidente Lerra ha presentato alla stampa il Comitato e il suo programma, specificando gli enti, le istituzioni e i singoli studiosi che hanno aderito formalmente al Comitato stesso. Nel corso dell’incontro sono intervenuti Gerardina Sileo (presidente della IV Commissione nonché delegata alle politiche culturali della Regione Basilicata), Carmela Fiola (presidente della VI Commissione Cultura della Regione Campania) e Giacomo Rosa (presidente della SVIMAR).

L’inizio ufficiale del centenario scotellariano è stato celebrato il 19 aprile 2023 nel municipio di Tricarico con un’iniziativa realizzata d’intesa col Comune di Tricarico, il Consiglio Regionale di Basilicata, la Deputazione di storia patria per la Lucania, l’ANCI di Basilicata, la SVIMAR e con l’adesione dei Comuni di Aliano, Battipaglia, Bellizzi, Buccino, Eboli, Picerno, Sant’Angelo Le Fratte, Sant’Arcangelo, Savoia di Lucania, Serre, Sicignano degli Alburni e Tolve, presenti con i rispettivi sindaci. L’incontro, trasmesso in diretta streaming sul canale https://www.youtube.com/@CentenarioRoccoScotellaro, è stato introdotto dagli indirizzi di saluto di Emilia Felicita Capolongo, commissario straordinario del Comune di Tricarico; Carmine Cicala, presidente del Consiglio regionale della Basilicata; Gerardina Sileo, presidente IV CCP della Regione Basilicata; Andrea Bernardo, presidente ANCI di Basilicata; Giacomo Rosa, presidente SVIMAR e di Rocco Vincenzo Scotellaro, nipote del Poeta. È seguito il primo dei quattro seminari di studio, che hanno scandito il programma del Comitato nel corso del 2023, incentrato sul tema “Rocco Scotellaro e il suo tempo: realtà e rappresentazioni”. All’intervento introduttivo di Antonio Lerra, hanno fatto seguito quelli di Carmela Biscaglia, che si è soffermata su “Rocco Scotellaro: la pratica politico-istituzionale e i processi di modernizzazione” con particolare riferimento agli anni della sua formazione politica [4]; di Ferdinando Mirizzi, che ha analizzato il rapporto di Scotellaro col mondo contadino e lo scontro ideologico che si sviluppò nella Sinistra italiana dopo la pubblicazione postuma de L’Uva puttanella di Scotellaro [5]; e di Domenico Sacco, che ha illustrato le politiche del Partito Socialista Italiano nel secondo dopoguerra e la collocazione di Scotellaro al suo interno [6]. È poi intervenuta Francesca Troisi dell’Università degli studi di Nantes, commentando le poesie di Scotellaro dedicate alla Campania. Dalle risultanze di questo incontro seminariale si è rafforzata l’idea di recuperare la figura di Scotellaro alla storia e alla contemporaneità, guardando con rinnovato interesse e profondità di analisi alle fasi più critiche e decisive della società italiana del Novecento e in particolare ai nodali anni Cinquanta, entro cui la terra lucana non fu certo quella realtà immobile e negata alla storia, come può apparire a un’affrettata e tendenziosa lettura del Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, ma pienamente inserita nella processualità storica della nazione costantemente “al bivio” e alla ricerca delle «strade nuove da percorrere».

– Seminario di studio su “Rocco Scotellaro e la questione meridionale”. Tricarico, 9 agosto 2023.

Seminario di studio su “Rocco Scotellaro e la questione meridionale”. Tricarico, 9 agosto 2023

Il secondo seminario di studio, organizzato a Tricarico il 9 agosto 2023 per la presentazione del libro di Marco Gatto, Rocco Scotellaro e la questione meridionale. Letteratura, politica, inchiesta (Roma, Carocci, 2023), è stato incentrato su “Rocco Scotellaro e la questione meridionale”.  L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Tricarico, l’Università degli studi della Basilicata – Dipartimento di Scienze umane, la Deputazione di storia patria per la Lucania, l’Università della Calabria – Dipartimento di Studi umanistici, l’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) e il Centro culturale “Carlo Levi” di Matera, tutte istituzioni ed enti aderenti al Comitato Nazionale. Dopo gli indirizzi di saluto di Paolo Paradiso, sindaco di Tricarico, di Carmela Biscaglia in sostituzione del presidente del Comitato Nazionale e di Antonio Zagaria, presidente del Centro culturale “Carlo Levi” di Matera, il seminario è entrato nel merito del tema da trattare. Si sono susseguiti gli interventi di Carmela Biscaglia (Comitato Nazionale), di Giampaolo D’Andrea (presidente dell’ANIMI), di Eugenio Imbriani (Università degli studi del Salento) e di Salvatore Lardino (Comitato Nazionale). Al seminario ha partecipato anche l’autore del volume in esame, Marco Gatto, docente di Critica letteraria e Letterature comparate all’Università della Calabria, ufficialmente tra gli studiosi aderenti al Comitato scotellariano. I lavori sono iniziati con l’ampia trattazione di D’Andrea che ha fornito il quadro storico regionale compreso tra la caduta del fascismo e il secondo dopoguerra con particolare riferimento alla riorganizzazione delle forze antifasciste e al ritorno dei partiti democratici nella vita politica nazionale attraverso figure di collocazione socialista come Vincenzo Torrio, Enzo Pignatari, Attilio Di Napoli e di altre provenienti dagli ambienti cattolici, come Emilio Colombo. Lo stesso storico si è poi soffermato sui difficili anni 1948-1949, caratterizzati dallo scontro sociale nelle campagne, seguito dalla riforma agraria e dall’intervento straordinario dello Stato volto ad affrontare la questione meridionale, tornata alla ribalta dopo il fascismo con tutti quei problemi su cui Scotellaro aveva fornito importanti contributi in termini di azione e di ricerca [7].

Le successive relazioni sono entrate nel merito più specifico del volume di Marco Gatto, giudicato una delle produzioni scientifiche di maggior pregio realizzate nel centenario della nascita di Scotellaro per qualità dei risultati conseguiti, novità interpretativa della figura di Scotellaro e dettagliata analisi degli ampi dibattiti successivi alla pubblicazione postuma delle sue opere, soprattutto di Contadini del Sud, sulla cosiddetta “civiltà contadina”, sulla funzione dell’intellettuale nella visione ideologica della Sinistra, sul rapporto tra socialismo e comunismo, sulla più generale questione meridionale. Una questione che aveva accomunato attorno alla rivista gobettiana «Rivoluzione liberale» i meridionalisti del calibro di Antonio Gramsci, Tommaso Fiore, Gaetano Salvemini, Guido Dorso, Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti e lo stesso Carlo Levi, mantenendo vitale il rapporto del Mezzogiorno con la cultura nazionale. Va dato merito alla complessa ricerca confluita in questo volume – ha evidenziato Carmela Biscaglia – per l’utilizzo di fonti archivistiche nuove al fine di ritessere le vicende scotellariane nell’odierno quadro piuttosto problematico per l’inaccessibilità di alcuni corpus archivistici e la frammentazione delle sedi dov’è custodita molta documentazione [8].

Marco Gatto, non nuovo a studi su Scotellaro [9], pubblicando in questo volume alcune lettere inedite di Scotellaro a Carlo Levi, provenienti dall’Archivio Centrale dello Stato (Fondo Levi), ha gettato luce su quell’intenso rapporto intercorso tra i due sempre citato, ma poco approfondito. Eugenio Imbriani si è, quindi, soffermato sulla nuova pista interpretativa avanzata da Gatto, che vede Scotellaro muoversi verso il mondo popolare attraverso una mediazione tra le istanze squisitamente letterarie e il realismo che si presenta come strumento necessario. Questa mediazione si configura come regressione da un modello intellettualistico al recupero di una prossimità con quella realtà subalterna così complicata e composita che egli conosce dall’interno e di cui si sente parte, tra allontanamenti e ritorni. Tale oscillazione, secondo Gatto, produce in Scotellaro un ampliamento delle possibilità di produzione letteraria, ed è la via per la ricerca costante di una interlocuzione con l’universo contadino di Tricarico [10]. L’intervento conclusivo di Salvatore Lardino, studioso di Scotellaro con particolare riferimento a quelle problematiche della terra che lo videro coinvolto nel secondo dopoguerra [11], ha proposto, infine, una lettura critica delle iniziative dedicate in tutta Italia a Scotellaro in occasione di questo centenario.

Nel procedere del programma scientifico-culturale impostato del Comitato Nazionale per le celebrazioni scotellariane, è stato organizzato un terzo seminario di studio, imperniato su “Rocco Scotellaro e Carlo Levi: sguardi inquieti, sguardi difformi”, volto ad approfondire su basi storiche e alla luce delle più recenti produzioni scientifiche, il rapporto tra i due. L’iniziativa, organizzata d’intesa con il Comune di Aliano, l’Università degli studi della Basilicata e la Deputazione di storia patria per la Lucania, si è tenuta il 27 novembre 2023 ad Aliano (Matera), luogo emblematico del confino di Levi in Basilicata, ed è stata trasmessa in diretta streaming sul canale https://www.youtube.com/@CentenarioRoccoScotellaro.

fig-3Con l’indirizzo di saluto del sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, e l’introduzione di Antonio Lerra, presidente del Comitato Nazionale, si sono aperte le due sessioni dell’incontro seminariale, rispettivamente presiedute da Francesco Faeta (Università degli studi di Messina) e Ferdinando Mirizzi (Università degli studi della Basilicata). Nella prima sessione sono intervenuti i relatori Luca Beltrami (Università degli studi di Genova) su “Un atto di fiducia nel mondo contadino”. Scotellaro nello sguardo di Carlo Levi [12] e Riccardo Gasperina Geroni (Università degli studi di Bologna) su Dalla parte di Levi, sulla strada di Scotellaro. Nella seconda sessione hanno relazionato Maurizio Sabini (Drury University, Springfield MO, USA) su L’artista intellettuale: Ernesto Nathan Rogers tra Carlo Levi e Rocco Scotellaro [13]; Alberto Di Franco (Università degli studi di Bergamo) su Concordia discors. La rappresentazione del mondo contadino in Levi e Scotellaro; Marco Gatto (Università della Calabria) su Con Levi, per Levi, oltre Levi. Scotellaro intellettuale irrequieto e dissidente; Alberto Vespaziani (Università degli studi del Molise) su Il cuore e il margine: visioni politiche in Levi e Scotellaro; Fabio Moliterni (Università degli studi del Salento) su Carlo Levi, Scotellaro, le “persone vive” del Mezzogiorno. Il seminario, curato da Carmela Biscaglia e Salvatore Lardino, si è avvalso di un Comitato scientifico composto dai membri dello stesso Comitato Nazionale.

Seminario di studio su “Rocco Scotellaro: formazione, azione politica, impegno culturale”, Potenza, 18 dicembre 2023

Seminario di studio su “Rocco Scotellaro: formazione, azione politica, impegno culturale”, Potenza, 18 dicembre 2023

Il quarto seminario di studio, incentrato su “Rocco Scotellaro: formazione, azione politica, impegno culturale”, è stato tenuto il 18 dicembre 2023 a Potenza nella sala convegni del Polo Bibliotecario della città. È stato promosso dal Comitato Nazionale d’intesa con il Comune di Tricarico, l’Università degli studi della Basilicata, la Deputazione di storia patria per la Lucania, l’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno (ANIMI), il Polo Bibliotecario di Potenza e l’Ufficio scolastico regionale di Basilicata. Ai saluti istituzionali di Luigi Catalani, direttore del Polo Bibliotecario, di Debora Infante per l’Ufficio scolastico regionale di Basilicata e di Paolo Paradiso, sindaco di Tricarico, hanno fatto seguito nel corso della prima sessione del seminario, con inizio alle 10:30, le relazioni di: Antonio Lerra (presidente del Comitato Nazionale) su Un percorso di “ricostruzione” scientifico-culturale tra realtà e sue rappresentazioni; Giampaolo D’Andrea (presidente dell’ANIMI) sul tema Dal regime fascista alla costruzione dell’Italia repubblicana; Domenico Sacco (Università degli studi del Salento) su I partiti politici, tra progettualità e pratica attuativa e Marco Gatto (Università della Calabria) su L’antifascismo del giovane Scotellaro. Nella sessione pomeridiana, con inizio alle ore 15:30, sono seguite le relazioni di Carmela Biscaglia (Deputazione di storia patria per la Lucania e componente del Comitato Nazionale) su Alle origini dell’impegno politico di Scotellaro; Alberto Di Franco (Università degli studi di Bergamo) su «Costruirsi una vita». La formazione culturale di Scotellaro; Salvatore Lardino (vice presidente della Deputazione di storia patria per la Lucania e segretario del Comitato Nazionale) su Per un altro Scotellaro. Alla discussione sulle relazioni tenute nella mattinata e nel pomeriggio sono seguite le considerazioni conclusive sulle risultanze della giornata seminariale.

“Artisti del Novecento per Scotellaro. La collezione d’arte del Comune di Tricarico. Una mostra nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro (1923-2023)”, Tricarico 31 luglio 2023.

“Artisti del Novecento per Scotellaro. La collezione d’arte del Comune di Tricarico. Una mostra nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro (1923-2023)”, Tricarico 31 luglio 2023

Iniziativa di notevole valenza scientifica e comunicativa è stata la Mostra “Artisti del Novecento per Scotellaro. La collezione d’arte del Comune di Tricarico. Una mostra nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro (1923-2023)” (Fig. 5), a cura di Carmela Biscaglia e Mariadelaide Cuozzo, allestita nel Castello normanno di Tricarico dal 31 luglio al 31 agosto 2023. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Nazionale e dal Comune di Tricarico, proprietario delle opere esposte, con l’adesione della Deputazione di storia patria per la Lucania, del FAI di Basilicata, della Delegazione FAI di Tricarico e della Lucania interna, del Centro culturale “Carlo Levi” di Matera, dalla Fondazione Zetema di Matera e dal Circolo culturale “La Scaletta” della stessa città. L’allestimento espositivo, curato dall’architetto Sabrina Lauria sulla scorta di un progetto condiviso e di un Comitato scientifico composto dalla storica dell’arte Mariadelaide Cuozzo (Università degli studi della Basilicata) e dai componenti del Comitato Nazionale, ha presentato il patrimonio di opere d’arte del Comune di Tricarico, prodotte da importanti artisti italiani quale omaggio a Rocco Scotellaro. Si tratta della scultura in cartapesta “Contadini che ballano. 1970” di Vittorio Basaglia (Venezia, 1936 – Pinzano al Tagliamento, 2005), realizzata con l’apporto del cartapestaio Nicoletti di Matera, e delle incisioni di Stefania Bragaglia Guidi (Roma, 1932), Ennio Calabria (Tripoli, 1937), Domenico Cantatore (Ruvo di Puglia 1906 – Parigi 1998), Valeriano Ciai (Roma, 1928 – Lariano 2013), Vincenzo Gaetaniello (Pomigliano d’Arco, 1935), Piero Guccione (Scicli, 1935 – 2018), Carlo Levi (Torino, 1902 – Roma, 1975), Lorenzo Tornabuoni (Roma, 1934 – 2004), Ernesto Treccani,  (Milano, 1920 – 2009), Aldo Turchiaro (Celico, 1929). Sono opere prodotte nei primi anni Settanta del secolo scorso nel clima di forte ripresa degli studi su Scotellaro e della pubblicazione di alcuni inediti che caratterizzò quel periodo, da artisti accomunati tra di loro e legati a Scotellaro da comuni ideali d’impegno sociale e politico. Aldo Turchiaro, in particolare, aveva già illustrato la prima edizione di È fatto giorno di Rocco Scotellaro con prefazione di Carlo Levi.

fig-6Le incisioni sottolineano, inoltre, come la figura e il messaggio poetico e civile di Scotellaro fin dai mesi successivi alla sua morte e con costante attenzione negli anni a seguire, hanno prodotto e continuano a produrre un notevole fermento culturale con ricadute anche in campo artistico. Si pensi ai tanti dipinti dedicati da Carlo Levi a Scotellaro, a cominciare dal telero “Lucania ‘61” oggi esposto al Museo Nazionale di Matera e, prima ancora, alla tela “Rocco Scotellaro con l’asino”, realizzata nel suo studio romano poco prima che il giovane morisse e che fu vincitrice del Premio Marzotto per la pittura 1953. La stessa, che avrebbe illustrato la sovraccoperta della prima edizione di Contadini del Sud, insieme alla nota fotografia dallo stesso soggetto, ha contribuito alla creazione di un tema dalla notevole fortuna nella tradizione iconografica del poeta [14]. L’esposizione è stata affiancata da una mostra documentaria sulla vita e le opere di Scotellaro. L’inaugurazione di questo evento è stata introdotta da un incontro coordinato dalla giornalista Beatrice Volpe, al quale hanno partecipato con interventi di saluto Paolo Paradiso (sindaco di Tricarico), Salvatore Lardino (vice presidente Deputazione di storia patria per la Lucania), Rosalba Demetrio (presidente regionale del FAI della Basilicata) e Antonio Zagaria (presidente del Centro culturale “Carlo Levi” di Matera). Sono seguite le relazioni di Sabrina Lauria (capo delegazione FAI di Tricarico e della Lucania interna), Mariadelaide Cuozzo (Università degli studi della Basilicata), Carmela Biscaglia (Deputazione di storia patria per la Lucania) e Lorenzo Rota (Centro culturale “Carlo Levi” di Matera).   

“Il sole viene dopo. Versi e parole per Scotellaro nel centenario della nascita”, Potenza, 3 maggio 2023.

“Il sole viene dopo. Versi e parole per Scotellaro nel centenario della nascita”, Potenza, 3 maggio 2023

Il programma promosso dal Comitato Nazionale per il 2023 si è completato con due iniziative culturali rivolte agli studenti. Si è trattato dell’incontro “Il sole viene dopo. Versi e parole per Scotellaro nel centenario della nascita”, tenuto il 3 maggio 2023 a Potenza nell’Aula dell’Università degli studi della Basilicata a lui dedicata per l’occasione con lo scoprimento di una targa commemorativa. L’iniziativa, promossa d’intesa con l’Università degli studi della Basilicata e la Deputazione di storia patria per la Lucania, è stata introdotta dai saluti di Ignazio Marcello Mancini, rettore Unibas, di Francesco Panarelli, direttore DiSU e di Antonio Lerra, presidente del Comitato Nazionale. Sono seguiti gli interventi dei professori dello stesso ateneo, Ferdinando Mirizzi, Donato Verrastro, Maria Teresa Imbriani e le letture di versi e brani di prosa di Scotellaro eseguite dagli studenti di Studi Umanistici e Filologia Classica e Moderna e dei dottorandi del Dipartimento di Scienze Umane.

Spettacolo teatrale “I fuochi di San Pancrazio”, regia di Francesco Siggillino, Potenza, 15 dicembre 2023.

Spettacolo teatrale “I fuochi di San Pancrazio”, regia di Francesco Siggillino, Potenza, 15 dicembre 2023

La seconda iniziativa culturale rivolta agli studenti e al vasto pubblico si è concretizzata con lo spettacolo teatrale “I fuochi di San Pancrazio”, regia di Francesco Siggillino, con Guido Gioioso, Biagio Labbate, Giulia Rubino e Francesco Siggillino, messo in scena a Potenza il 15 dicembre 2023 (ricorrenza della morte del Poeta) nel Cineteatro Due Torri. Promosso dal Comitato Nazionale con l’adesione della Deputazione di storia patria per la Lucania e dell’Ufficio scolastico regionale di Basilicata, introdotto da Ferdinando Mirizzi (ordinario di Discipline demoetnoantropologiche dell’Università degli studi della Basilicata), lo spettacolo è stato rivolto a 400 studenti degli Istituti superiori (mattina) e in serata replicato per il pubblico. Il progetto teatrale, liberamente ispirato al soggetto cinematografico “I fuochi di San Pancrazio” di Rocco Scotellaro, racconta la straordinaria vita e le vicende di un pirotecnico della Basilicata, Pancrazio Salomone di Tricarico.

Dialoghi Mediterranei, n. 66, marzo 2024 
Note
[1] A. Lerra, Verso il centenario della nascita di Rocco Scotellaro, intellettuale della modernità, «Bollettino storico della Basilicata», XXXVIII (2022), n, 38: 7-8. 
[2] S. Lardino, «…a fare il giorno nuovo». Rocco Scotellaro intellettuale della modernità, «Bollettino storico della Basilicata», XXIX (2013), n. 29: 7-18. 
[3] C. Biscaglia, La costruzione della democrazia: il caso Scotellaro, «Religioni e società. Rivista di scienze sociali della religione», XXXV (2020), n. 98: 52-66. 
[4] C. Biscaglia, Alle origini dell’impegno politico di Rocco Scotellaro La transizione dal fascismo alla democrazia: 1943-1944, «L’ospite ingrato», 2023, n. 13, Numero monografico “1923-2023: Rocco Scotellaro, presente e futuro”: 3-34, https://www.ospiteingrato.unisi.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/2.-BISCAGLIA.pdf 
[5] F. Mirizzi, Ripensare Rocco Scotellaro e il Mezzogiorno, «Dialoghi Mediterranei», 2023, n. 63, Ripensare Rocco Scotellaro e il Mezzogiorno | Dialoghi Mediterranei (istitutoeuroarabo.it) 
[6] Su questi aspetti, ampiamente affrontati dallo studioso, si segnala: D. Sacco, Comunisti e socialisti italiani nella Prima Repubblica (1948-1994). Alcune questioni tra tradizione e innovazione politica, Firenze, Le Lettere, 2022.
[7] G. D’Andrea, Dal Governo di Salerno alla crisi della prima Repubblica: problemi interpretativi e percorsi di ricerca, in Storia della Basilicata, a cura di G. De Rosa e A. Cestaro, vol. 4. L’età contemporanea, a cura di G. De Rosa, Roma-Bari, Laterza, 2002: 265-349. 
[8] C. Biscaglia, Ripoliticizzare Scotellaro: una novità interpretativa nel libro di Marco Gatto, «Dialoghi Mediterranei», 2023, n. 63, Ripoliticizzare Scotellaro: una novità interpretativa nel libro di Marco Gatto | Dialoghi Mediterranei (istitutoeuroarabo.it) . 
[9] M. Gatto, «Persuasore permanentemente» La lezione di Rocco Scotellaro, intellettuale gramsciano, «L’ospite ingrato», 2023, n. 13, cit.: 217-229, https://www.ospiteingrato.unisi.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/11.-GATTO.pdf; Id., Per rileggere Scotellaro politicamente, «Dialoghi Mediterranei», 2023, n. 63, Per rileggere Scotellaro politicamente | Dialoghi Mediterranei (istitutoeuroarabo.it) 
[10] E. Imbriani, Rocco, ovvero ironia della sorte, «Dialoghi Mediterranei», 2023, n. 63, Rocco, ovvero ironia della sorte | Dialoghi Mediterranei (istitutoeuroarabo.it)
[11] S. Lardino, Il sogno di una cosa. Il movimento per la terra in Basilicata tra storia e storiografia, prefazione di Antonio Lerra, Galatina, Congedo, 2012. 
[12] Sul rapporto tra Levi e Scotellaro si cfr. pure, L. Beltrami, Rocco Scotellaro tra le carte di Carlo Levi: l’amicizia, le polemiche, «L’ospite ingrato», 2023, n. 13, cit.: 101-117, https://www.ospiteingrato.unisi.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/6.-BELTRAMI.pdf 
[13] Sulle ricerche condotte da questo studioso di Rogers e della tomba di Scotellaro, unica opera realizzata nel Sud Italia dai BBPR, sigla che indica il gruppo di architetti italiani costituito nel 1932 da Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers, si cfr. M. Sabini, Ernesto Nathan Rogers. The modern architect as public intellectual, London [etc.], Bloomsbury Visual Arts, 2021. 
[14] L. Beltrami, Rocco Scotellaro tra le carte di Carlo Levi, cit.: 101-103. 
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Carmela Biscaglia deputato della Deputazione di storia patria per la Lucania – Istituto per gli studi storici dall’antichità all’età contemporanea, socio dell’Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea, è ispettore archivistico onorario per la Basilicata. Già direttrice del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”, è componente del Comitato Nazionale per il Centenario della nascita di Rocco Scotellaro. Autrice di saggi e volumi sulla storia civile ed ecclesiastica della Basilicata dall’età moderna alla contemporanea, ha dedicato alla figura di Scotellaro il libro C. Biscaglia (a cura di), Album di famiglia di Rocco Scotellaro, con uno scritto di Francesco Faeta, Foggia, Grenzi, 2019, e i saggi Alle origini dell’impegno politico di Rocco Scotellaro: la transizione dal fascismo alla democrazia: 1943-1944, «L’Ospite ingrato», 13 (2023): 3-34; Rocco Scotellaro: l’impegno politico e i processi di modernizzazione, «Mondoperaio», 4, (aprile 2023): 11-14; La costruzione della democrazia: il caso Scotellaro, «Religioni e società », XXXV, 98, (2020): 52-66; Levi, de Martino, Scotellaro: l’impegno politico antifascista e meridionalistico, «Rassegna storica lucana», XXXVIII, 67-68, (2018): 113-154; Cultura e lingua nell’opera di Rocco Scotellaro. Per una rilettura a sessant’anni dalla morte (Tricarico, 12 ottobre 2013), «Bollettino storico della Basilicata», XXIX, 29, (2013): 169-201; La madre di Rocco Scotellaro: tra biografia del figlio, ritratti di Carlo Levi e fotografie, in F. Armento, Dalla nascita alla morte di Rocco Scotellaro. Il racconto e le immagini, Galatina, Congedo, 2011: 19-32; Rogers e il monumento funebre a Scotellaro, «Oggi e domani», XXII, 2-3, (1994): 11-12.

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