Stampa Articolo

Il Kupkari o Buzkashi, antico gioco equestre dell’Asia centrale

07-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

immagini

di Roberto Manfredi

Acchiappa la capra! Questo il significato della parola uzbeka Kupkari e della corrispondente parola in lingua farsi, Buzkashi, nome questo forse più usato nel mondo, ma indicante lo stesso gioco.

Si tratta di un antico sport equestre popolare in Uzbekistan e ampiamente diffuso, con diverse varianti, in molti Paesi dell’Asia centrale: Iran, Afghanistan, Kazakhstan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Mongolia occidentale.

01-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

03-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, concorrente col caratteristico casco  (ph. Roberto Manfredi)

Ho avuto la fortuna di assistere a un incontro di questo gioco in un villaggio presso Samarcanda. Eravamo un piccolo gruppo di italiani, tutti appassionati di fotografia. Oltre a noi non c’era nessun altro straniero, nessun turista.

04-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

All’arrivo al villaggio siamo stati accolti festosamente e ci è stato offerto un ottimo pranzo, innaffiato da vodka e da un eccellente cognac di produzione locale, e siamo stati poi accompagnati al terreno di gioco, dove abbiamo potuto assistere, issati sui cassoni di alcuni autocarri, a un incontro di kupkari, che qui è praticato in una versione assolutamente semplice e genuina.

In un grande campo, vasto alcuni ettari, un trattore porta al centro la carcassa decapitata di una capra o di un agnello e la lascia a terra.

05-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, la contesa per la carcassa (ph. Roberto Manfredi)

06-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

Al via i giocatori, che sono molte decine o, spesso, centinaia di cavalieri, si contendono la carcassa. Vince la partita chi, dopo essersi impossessato della carcassa, riesce a farla cadere in un’area predeterminata. Il giocatore che ci riesce viene premiato, poi il corpo dell’animale viene riportato al centro del campo e si ricomincia con una nuova partita. Ogni partita dura una decina di minuti e il gioco può continuare per alcune ore.

08-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

09-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

10-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

Ci sono molte varianti di questo sport: può essere giocato da due squadre contrapposte oppure individualmente, tutti contro tutti. In alcuni Paesi, come in Kazakhstan (dove il gioco si chiama kopkar), si svolgono addirittura dei regolari campionati tra diverse decine di squadre formate da giocatori professionisti, che si affrontano indossando delle vere e proprie uniformi.

Quella che si pratica nei villaggi dell’Uzbekistan è probabilmente una delle versioni più antiche e autentiche: si gioca individualmente, tutti contro tutti, e uno solo vince.

11-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

L’abbigliamento dei concorrenti è informale e assolutamente funzionale; molti cavalieri portano dei caratteristici caschi di stoffa imbottita, residuati militari usati, ai tempi dell’Unione Sovietica, dai carristi dell’Armata Rossa.

12-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

Le regole sono semplici: è proibito colpire gli avversari con i frustini, è proibito cercare di farli cadere da cavallo. Null’altro: il resto è tutto permesso. Quando un cavaliere riesce a impossessarsi della carcassa cerca di trattenerla stringendola al corpo del cavallo con una gamba, mentre i concorrenti lo inseguono e tentano di affiancarlo per strappargliela, e per farlo spesso assumono posizioni acrobatiche sul cavallo in corsa, proprio quelle posizioni che, i meno giovani, hanno visto assumere dagli indiani a cavallo nei vecchi film western.

13-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, la cronista del gioco è la docente di inglese del villaggio (ph. Roberto Manfredi)

14-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

I frustini usati per spronare i cavalli sono ottenuti dalle cinghie di trasmissione di vecchi motori a scoppio e vengono tenuti tra i denti quando i concorrenti devono usare le mani per contendersi la carcassa.

15-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

16-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

18-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

Il pubblico, al sicuro dall’alto di un crinale o dietro una barriera di veicoli, segue il gioco e fa il tifo per i propri beniamini. Naturalmente corrono le scommesse.

Al termine di ogni partita il vincitore viene premiato con una breve cerimonia informale. I premi sono oggetti di utilità quotidiana e di valore poco più che simbolico: una batteria di stoviglie, un servizio da tè, un cuscino in memory foam…

17-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, la cavalcata col frustino tra i denti (ph. Roberto Manfredi)

19-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

20-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari (ph. Roberto Manfredi)

Il Kupkari è un gioco antico di secoli, ma le sue origini sono poco documentate. Quasi certamente è nato nel bacino dell’Amu Darya, il fiume più lungo dell’Asia centrale, che separa quelli che oggi sono Uzbekistan e Turkmenistan.

Si suppone che gli invasori mongoli di Gengis Khan, attraversando i villaggi in corsa sui loro cavalli, li depredassero afferrando al volo capre e pecore. Le vittime di questi saccheggi in alcuni casi avrebbero cercato di recuperare il loro bestiame, anch’essi cavalcando attraverso gli accampamenti mongoli in corsa.

21-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, la premiazione (ph. Roberto Manfredi)

Queste scorrerie spesso venivano contrastate inseguendo i nemici e contendendo i capi di bestiame continuando a cavalcare. Queste contese sarebbero poi state riprodotte per gioco, e da qui potrebbe essere nato il Kupkari.

Questa almeno è l’ipotesi più credibile: ne circolano altre più pittoresche e improbabili, come quella che vuole che l’oggetto della contesa fossero dei prigionieri di guerra.

22-roberto-manfredi-kupkari

Uzbekistan, Kupkari, si raccolgono le scommesse (ph. Roberto Manfredi)

Il Kupkari, nei villaggi Uzbeki, si gioca in occasione di feste o matrimoni, quando inizia e finisce la stagione agricola e in molte altre occasioni. Il match raccontato da queste foto si tenne presso Samarcanda il 21 marzo  del 2018, giorno del Nowruz, capodanno del calendario zoroastriano.

Nella versione afgana, nota con il nome di buzkashi, questo gioco è rappresentato in alcune sequenze del film Rambo III (di Peter MacDonald con Sylvester Stallone, 1988).

Molto interessante è il film del 2012 Buzkashi Boys, di Sam French, interamente dedicato al gioco, e girato in Afghanistan, disponibile integralmente su YouTube.

Dialoghi Mediterranei, n. 49, maggio 2021
 ___________________________________________________________________________
Roberto Manfredi, già insegnante di matematica al liceo, fotografa da circa 30 anni anche se solo nell’ultimo lustro ha potuto dedicare più tempo alle sue passioni: i viaggi e la fotografia. Si considera un fotografo dilettante in senso letterale: fotografa esclusivamente per diletto, con grande passione. Il suo sito:  www.robertomanfredi.it

_______________________________________________________________

Print Friendly and PDF
Questa voce è stata pubblicata in Cultura, Immagini. Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>