Henri Basset nel saggio Essai sur la littérature de Berbères (Ibis Press Awal, Paris, 2001) dedica un intero paragrafo alla figura del buffone nella letteratura orale berbera di carattere comico. Sicuramente uno degli eroi più popolari, noto in tutto il Nord Africa, è Si Djoha: Djeha secondo la pronuncia della lingua taqbaylit e Djouha nel sud della Tunisia, un personaggio stimato per la sua astuzia ed ancora oggi simbolo di scaltrezza.
Le origini di Djoha vanno ricercate in Oriente: già nel IX secolo lo scrittore arabo Mohammed Ibn Ishaq al Warraq, nel suo Kitab al-Fihrist, nomina Djoha come il personaggio principale di un racconto comico. Qualche secolo più tardi lo stesso personaggio compare in alcuni racconti di origine turca ma con il nome di Nasr ed-Din Hodja. A quest’ultimo è stata attribuita un’esistenza storica sia presso la corte del sultano selgiuchide Ala al Din (morto nel 1307) sia a quella di Timur-Lenk (morto nel 1404). Altre tradizioni affermano che Nasr ed-Dina Hodja è vissuto alla corte del qadi Sevri-Hissar e che la sua tomba risieda tuttora nei dintorni di una località che si chiama Akcheher in Anatolia. Alcune fonti attribuiscono la figura di Si Djoha al poeta arabo Abu Nuwas dell’VIII secolo ma anche questa ipotesi è puramente legendaria.
Dalla tradizione turca il personaggio Nasr ed-Din Hodja si è diffuso in Asia centrale: nei Balcani,in Grecia, in Romania, in Serbia ed in Croazia, per poi attraversare Malta e approdare in Italia da sud (Sicilia e Calabria) sino alla Toscana.
In Nord Africa la figura di Si Djoha è probabilmente arrivata nel XVII secolo attraverso la traduzione in Egitto di un manoscritto turco in cui l’anonimo autore si è divertito nel coniare un nuovo nome per il personaggio Khodja Nasr ed-Din Djoha er Roumi. È probabile però che la figura di Si Djoha fosse già presente nella letteratura orale berbera poiché l’Algeria è stata per lungo tempo dominata dall’Impero turco-ottomano (1517-1830).
Al tempo di Henri Basset non esistevano delle raccolte sistematiche sui racconti di Si Djoha ma molte informazioni erano state già raccolte sulle varianti regionali: M. Mouliéras per la Kabylia; Stumme per il sud della Tunisia; Biarnay per il sud desertico dell’Algeria e lo stesso Basset per il Mzab, l’Oran ed il Rif.
Il personaggio di Si Djoha non ha le caratteristiche del capostipite turco Nasr ed-Din Hodja, il buffone nella letteratura berbera perde totalmente la sua stupidità e diventa un personaggio dalle origini umili e dal carattere semplice ma dallo spirito acuto. H. Basset elenca le caratteristiche del personaggio di Si Djoha nella letteratura orale berbera: Si Djoha ha una personalità naif, è un uomo che emerge con successo dalle peggiori difficoltà grazie alla sua furbizia. Talvolta è lui stesso ad architettare situazioni assurde per ingannare con astuzia gli altri personaggi.
Nella letteratura berbera Si Djoha incarna l’astuzia che giustifica la morale e sovrasta su tutto. Ma Si Djoha non è l’unico personaggio con queste caratteristiche, H. Basset, ne individua altri sia nella letteratura orale araba che in quella berbera, come: Ben Cekran (il figlio dell’ubriacone); Bou Na’as (l’uomo che dorme); ecc… Tra i vari personaggi simili a Si Djoha, H. Basset, si focalizza su quello di Si Mousa, celebre tra i racconti berberi, conosciuto dalla regione del Rif fino a Tlemcen e probabilmente noto già nei racconti dello storiografo Ibn Khaldun. Fitte leggende animano questa figura a cui H. Basset attribuisce anche un valore profetico, ipotizzando che si tratti di Mousa ibn Saleh che ha dato il nome all’altopiano dell’Adrar Musa in Marocco.
H. Basset nel suo manuale ipotizza e indaga sulle tracce di Si Djoha, un personaggio emblematico e immortale che ancora oggi continua ad essere presente nella tradizione letteraria nordafricana. È sufficiente andare sul web per imbattersi in video racconti per bambini قصص للاطفال e ascoltare le storie di Joha, il millenario Si Djoha o Nasr ed-Din Hodja, come dir si voglia.
Dialoghi Mediterranei, n. 48, marzo 2021
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Ada Boffa, attualmente insegnante d’italiano L2 ed esperta di Studi Berberi, ha conseguito il titolo di Laurea Magistrale in Scienze delle Lingue, Storie e Culture del Mediterraneo e dei Paesi islamici, presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, discutendo una tesi in Lingua e Letteratura Berbera: “Temi e motivi della letteratura orale berbera: racconti tuareg dell’Aïr”, svolta in collaborazione con tutor esterno presso l’Università di Parigi, INALCO. Ha partecipato al convegno ASAI, Africa in movimento (Macerata 2014), presentando un paper sulla favolistica tuareg.
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