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La Medina di Tunisi, appunti per immagini tra storia e vita quotidiana

Minareto della Moschea Al-Zaytouna, che domina il paesaggio da Rue Sidi Ben Arous (Ph. Davide Renda)

Minareto della Moschea Al-Zaytouna, che domina il paesaggio da Rue Sidi Ben Arous (ph. Davide Renda)

di Davide Renda

La Medina di Tunisi è un mosaico di storia, cultura e vita quotidiana, dove passato e presente si incontrano in un affascinante contrasto. Iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per il suo straordinario valore storico, la Medina è uno dei siti più antichi del mondo arabo-musulmano e continua a raccontare secoli di storia attraverso le sue strade tortuose e i suoi monumenti di grande valore architettonico.

Nella Tunisi odierna, una città che conta oltre 2 milioni di abitanti nel suo agglomerato urbano, la Medina rappresenta ancora una “città nella città”, trasportando i visitatori in una dimensione quasi parallela rispetto ai quartieri moderni in continua espansione dei Governatorati adiacenti e della banlieue.

Rue de Tamis (Ph. Davide Renda)

Rue de Tamis (ph. Davide Renda)

Madrasa Slimania, scuola costruita nel 1754 in epoca ottomana. (Ph. Davide Renda)

Madrasa Slimania, scuola costruita nel 1754 in epoca ottomana (ph. Davide Renda)

Ho effettuato numerose passeggiate fotografiche al suo interno, esplorando le vie centrali e i quartieri a nord e sud. Ogni visita mi ha svelato nuovi scorci, dettagli architettonici, storie e leggende, grazie a un approccio più spontaneo e serendipico piuttosto che strettamente pianificato.

Venditore di frutta secca, Tra Rue des Salines e Place de la Monnaie (ph. Davide Renda)

Venditore di frutta secca, Tra Rue des Salines e Place de la Monnaie (ph. Davide Renda)

Vicino Place de la Monnaie, un venditore di Lablabi (piatto popolare a base di ceci, cumino e pane raffermo) prepara il banco per la giornata. (ph. Davide Renda)

Vicino Place de la Monnaie, un venditore di Lablabi (piatto popolare a base di ceci, cumino e pane raffermo) prepara il banco per la giornata (ph. Davide Renda)

Venditore di cestini di vimini in Rue Al Jazira (Ph. Davide Renda)

Venditore di cestini di vimini in Rue Al Jazira (ph. Davide Renda)

La Medina ha conservato senza significative alterazioni il suo tessuto urbano e le sue caratteristiche architettoniche, nonostante l’adattamento a nuovi stili di vita e i vari interventi di restauro.

Palazzo all'angolo tra Rue des Tanneurs e Rue des Salines di inizi Novecento, decorato con eleganti elementi Art Nouveau, che testimoniano l'influenza degli stili europei sulla città durante il periodo coloniale francese. (Ph. Davide Renda)

Palazzo all’angolo tra Rue des Tanneurs e Rue des Salines di inizi Novecento, decorato con eleganti elementi Art Nouveau  (ph. Davide Renda)

Il vecchio Hotel de la Paix in Rue Al Jazira (Ph. Davide Renda)

Il vecchio Hotel de la Paix in Rue Al Jazira (ph. Davide Renda)

Vista del lato sinistro di Bab Bhar (la porta di ingresso principale della Medina che divide la città vecchia dalla Ville Nouvelle coloniale) e sullo sfondo l’Hotel Royal Victoria, ex sede dell’ambasciata britannica. (Ph. Davide Renda)

Vista del lato sinistro di Bab Bhar (la porta di ingresso principale della Medina che divide la città vecchia dalla Ville Nouvelle coloniale) e sullo sfondo l’Hotel Royal Victoria, ex sede dell’ambasciata britannica (ph. Davide Renda)

Oggi, molti edifici storici sono recuperati grazie a strutture di salvaguardia gestite da enti pubblici e attori della società civile.

Venditore di erbe e spezie in Rue Bach Hamba (Ph. Davide Renda)

Venditore di erbe e spezie in Rue Bach Hamba (ph. Davide Renda)

: Venditore di tappeti in Rue Jamaa Ez-Zitouna (Ph. Davide Renda)

: Venditore di tappeti in Rue Jamaa Ez-Zitouna (ph. Davide Renda)

Venditori di biscotti nel Souk El Belat (Ph. Davide Renda)

Venditori di biscotti nel Souk El Belat (ph. Davide Renda)

Palazzo del Ministère des Finances, nella Kasbah di Tunisi, simbolo e sede del potere della città. (Ph. Davide Renda)

Palazzo del Ministère des Finances, nella Kasbah di Tunisi, simbolo e sede del potere della città. (ph. Davide Renda)

Souk Trok e i suoi venditori di gioielli preziosi e oggetti decorativi per abiti. (Ph. Davide Renda)

Souk Trok e i suoi venditori di gioielli preziosi e oggetti decorativi per abiti. (ph. Davide Renda)

La città vecchia rappresenta un paradiso per i fotografi, con la sua varietà di stili e approcci, dalla fotografia di strada a quella architettonica e ritrattistica. Si può immortalare il continuo flusso di persone, venditori e trasportatori che sfrecciano nei vicoli, scoprire squisiti esempi di architettura islamica, incontrare abitanti locali che chiedono un ritratto accanto alle imponenti porte gialle e blu.

Venditori di marionette in Rue Jamaa Ez-Zitouna (Ph. Davide Renda)

Venditori di marionette in Rue Jamaa Ez-Zitouna (ph. Davide Renda)

Venditori di marionette in Rue Jamaa Ez-Zitouna (Ph. Davide Renda)

Venditori di marionette in Rue Jamaa Ez-Zitouna (ph. Davide Renda)

Di grande interesse è la persistenza del teatro delle marionette e della costruzione dei pupi dell’Opra, eredità della presenza della comunità siciliana e delle tradizioni culturali di questo spettacolo popolare diffuso anche presso il pubblico tunisino fin dall’Ottocento. Vi sono botteghe che ancora costruiscono e vendono i personaggi scolpiti in legno.

Moschea Hammouda Pacha, Rue Sidi Ben Arous (Ph. Davide Renda)

Moschea Hammouda Pacha, Rue Sidi Ben Arous (Ph. Davide Renda)

Moschea Hammouda Pacha, Rue Sidi Ben Arous (Ph. Davide Renda)

Moschea Hammouda Pacha, Rue Sidi Ben Arous (Ph. Davide Renda)

Il cuore della Medina è costituito dai suoi spazi sacri, come la Moschea Al-Zaytouna, una delle più antiche e venerabili del mondo islamico, il cui minareto domina il paesaggio da Rue Sidi Ben Arous. Questa moschea, oltre a essere un centro di culto, è anche un esempio straordinario dell’arte e dell’architettura islamica.

Un luogo iconico all’interno di questa moschea è il cortile, accessibile ai visitatori, che offre uno spazio di pace e riflessione con le sue arcate eleganti. Anche la Moschea Hammouda Pacha, costruita nel 1655 in stile ottomano, rappresenta un esempio della raffinatezza architettonica introdotta durante il periodo ottomano.

Rue Jamaa Ez-Zitouna (Ph. Davide Renda)

Rue Jamaa Ez-Zitouna (ph. Davide Renda)

Attraverso queste fotografie si tenta di catturare alcuni tratti identitari della Medina e dei suoi dintorni: scorci di vita quotidiana, venditori di prodotti artigianali, erbe e spezie, utensili da cucina, e le preziose e imponenti architetture delle moschee, delle scuole storiche (madrasa) e dei palazzi di epoca coloniale e istituzionale intorno alla Kasbah. 

Dialoghi Mediterranei, n. 69, settembre 2024

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Davide Renda, nato a Palermo, ha conseguito nel 2020 una laurea magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Migrazioni, con una tesi basata su una ricerca in Colombia focalizzata sulle festività per l’indipendenza di Cartagena de Indias. Redattore e Caporedattore della testata online “Eco Internazionale” per cinque anni, su cui ha scritto su tematiche legate alla storia, cultura, e politica internazionale, da numerosi anni trasferitosi a Tunisi, lavora come cooperante in una ONG italiana, contribuendo a progetti di sviluppo legati all’imprenditoria, migrazione e formazione e praticando la sua passione per la fotografia di strada.

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