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La strada e i suoi personaggi in cerca di autore

La strada (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

di Tiziana Sparacino 

Come si calcola in termini socio-economici il valore del “capitale umano”? Esso rappresenta la capacità di generare “ricchezza” di un individuo? Allora il suo contrario è identificabile come marginale, trascurabile, accidentale, ininfluente?

Nel mio lavoro fotografico ho cercato di dar voce al “contrario” del capitale umano, a quanto attiene al valore intrinseco della persona, fatta di debolezze, fragilità, emozioni, incompetenze, deficienze ovvero mancanze.

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

In un mondo globalizzato in cui si è portati a pensare che lo spazio assoluto è solo dei “super” bravi, belli, competenti e “super influenti”, che resta dei comuni mortali? Quelli che non contano nulla, quelli che restano nell’ombra, quelli che passano inosservati, quelli che non hanno saputo sfruttare le opportunità, quelli che non si sono saputi arrampicare.

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Che ne facciamo dei deficitari? Deficitari di intelletto o solo incapaci di alzare la testa al momento giusto? Quelli che non hanno avuto opportunità o quelli che avendole avute non le hanno sapute cogliere?

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

A loro è rivolto il mio sguardo, perché per loro c’è un grande spazio che è la strada. La strada e i suoi personaggi in cerca di autore. La strada felliniana, dove si svolgono le storie più interessanti. La strada che alimenta, in assoluta libertà, ogni genere di espressione, emozione, sentimento.

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Ma allora la street photography è un vortice nel cui rullino immaginario della nostra mente costruiamo una scenografia dove protagonista è la vita che scorre, panta rei, ove nulla resta invariato e tutto avvolge e travolge il moto del tempo.

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Nella mia fotografia tento di rappresentare uomini e donne di mondi lontani, di culture diverse che per strada si mescolano, interpretano la loro identità, incarnano un “capitale umano” di spontaneità, creatività, fede e bellezza.

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e i suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Una galleria di personaggi più o meno bizzarri, più o meno semplici, che si muovono, danzano, corrono, sorridono, esibiscono, viaggiano, salutano, pregano nel teatro immaginario della vita.

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Ritratti, contesti, istantanee di momenti di gioco e di spettacolo, riti quotidiani che attraversano latitudini e costumi. Personaggi che sanno tenersi all’incrocio delle incertezze e delle differenze, restando uguali nell’universalità dell’umano.

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

La strada e suoi personaggi (ph. Tiziana Sparacino)

Cosa meglio della fotografia può guardare e proporre alla osservazione i volti di perfetti sconosciuti, colti in un frammento di tempo, in una particella di spazio? Cosa può meglio dirci qualcosa dell’altro, del cosiddetto “prossimo”?

Nell’occhio del fotografo si posa lo sguardo di chi è fotografato, il volto, il sorriso, la smorfia, l’accenno, il gesto irriflesso, di confidenza, di sfida, di complicità.

La fotografia ci invita a diventare altro, a mescolarci nelle strade tra la folla, a specchiarci nelle anime nude che incontriamo. Fermarsi a riflettere magari guardando gli altri per vedere noi stessi: questa è la fotografia che vorrei raccontare. 

Dialoghi Mediterranei, n. 66, marzo 2024 
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Tiziana Sparacino, nel 1990 si laurea in Medicina e Chirurgia a Catania, conseguendo nel 1995 un Dottorato di Ricerca e nel 1998 la specializzazione in Chirurgia Generale. Accanto alla passione per la medicina, coltiva anche quella per l’architettura e nel 2009 si laurea a Enna in “Scienze dell’Architettura”. Iscritta a “medici volontari all’estero”, presta servizio come volontaria soprattutto in Africa e Brasile. Uno di questi viaggi la porta nel Sahara occidentale, dove trascorre un mese nel deserto al confine tra Mali, Mauritania e Marocco, seguendo l’esodo del Popolo Saharawi. Da questa esperienza trae spunto per la sua prima mostra personale, dal titolo “La mia Africa”, curata dall’AFC di Catania e il patrocinio della FIAF nel 1993. Nel 1996 propone, sempre su circuito FIAF, con l’ausilio dell’AFC di Catania, una seconda mostra personale dal titolo “Canguro crossing”, scatti fotografici eseguiti in Australia, attraverso i deserti e in mezzo agli aborigeni. Segue nel 2015 una mostra personale dal titolo “Silenzi”, che, traendo spunto dal silenzio del deserto africano, indaga il silenzio interiore, fatto di solitudine, di omertà, di compromessi, di ingiustizie. Ha partecipato a numerose mostre collettive e ha ricevuto non pochi riconoscimenti per il suo lavoro.

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