di Angelo Pitrone
Ho scattato queste foto in Sicilia a partire dai primi anni 2000. Il titolo che ho dato, Scarti, un po’ paradossale, vuole indicare un modo diverso di guardare, ponendo l’attenzione sui soggetti e le architetture del quotidiano, non sui luoghi convenzionali dell’architettura monumentale della Sicilia turistica da conservare.
È uno sguardo decentrato, divergente, dissonante su una realtà “minore” e marginale, su piccoli segni e pure significativi simboli che fanno parte del paesaggio materiale e immateriale reso invisibile dall’assuefazione e dall’irriflessa opera di adattamento.
Diventano centrali i muri delle periferie o i marciapiedi sconnessi, l’asfalto e i paracarri, le scritte di protesta o di memoria. Scarti sono le foto che non abbiamo fatto perché non hanno avuto il crisma della bellezza e il pregio della memorabilità.
È un omaggio ad un grande autore italiano scomparso prematuramente nel 1992, Luigi Ghirri, il maestro impareggiabile dei paesaggi. La foto accanto è un chiaro riferimento alla gloriosa mostra Viaggio in Italia, da lui curata nel 1985 a Bari, con una cartina della penisola italiana sulla copertina del catalogo.
Ovviamente dietro queste foto c’è la mia condivisione per tutta quella fotografia del nuovo paesaggio interpretata da autori, soprattutto americani, come William Eggleston e Stephen Shore ma anche Saul Leiter che del colore hanno saputo fare una nuova visione.
C’è il disordine della vita, la spontanea creatività, l’arte di arrangiarsi e di resistere, l’eterno provvisorio che appartiene alle umane vicende di tutti i giorni. Associazioni imprevedibili, relazioni casuali, soluzioni surreali: il passamano di una scala distrutta, l’albero dei segnali stradali, la statua del Cristo che in mezzo al cortile tende le braccia ai capi di biancheria stesi ad asciugare nei balconi.
C’è la bellezza dell’improvvisazione, i colori dell’immaginazione, l’estro dell’invenzione ma ci sono anche le tracce dell’indolenza, della trascuratezza, dell’abbandono, del degrado. Le contraddizioni, insomma, del nostro modo di abitare la città e la vita.
Dialoghi Mediterranei, n. 60, marzo 2023
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Angelo Pitrone, si occupa di fotografia fin dagli anni Settanta. Negli anni Ottanta pubblica un volume sul territorio di Agrigento: Viaggio nella Sicilia di Pirandello, per l’editore fiorentino Vallecchi (1984), e, più avanti, l’album fotografico Palermo Bandita (Sciascia ed.1997), con un testo di Giuseppe Tornatore. Nel 1998 appare Pirandello e i Luoghi del Caos, con lo scrittore Matteo Collura, sul paesaggio del Caos, esponendo per la prima volta una mostra fotografica nella Casa Natale di Luigi Pirandello. Altri titoli: Solarium (2001), L’isola del mito (2000), I luoghi del romanzo (2004), Linea di terra (2005), Migranti (2006), Viaggio d’acqua (2006), La città degli Angeli (2006), Convivio (2007), Berlino, oltre il muro (2009), Migranti (2009), Palermo Cordoba andata e ritorno (2011), Cefalù (2012), Favara. Storia di una rigenerazione possibile (2019). Scarti, pubblicato nella collana “Quaderni di Fotografia Siciliana” (2022), edita dalla Galleria d’Arte a Sud Artecontemporanea, di Giovanni Proietto.
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