EDITORIALE; Cesare Ajroldi, Giuseppe Vittorio Ugo e il moderno a Palermo; Clarissa Arvizzigno*, Per un’estetica della parola: un’apologia dell’analisi logica; Andrea Bagalà*, “Historia ad usum populi”. I neoborbonici e il nazionalismo meridionale; Ada Boffa, La figura di Si Djoha – Djeha – Djouha nella catalogazione di Henri Basset; Anna Maria Calore*, Un “archivio vivente” per una comunità che vuol farsi educante; Rosy Candiani, A Tunisi Giufà incontra J’ha; Antonino Cangemi, Quando la provincia è laboratorio di fermenti letterari; Federico Costanza, Dai rivoluzionari responsabili alla generazione sbagliata: il PCT e la sinistra tunisina; Antonino Cusumano, La scuola nella pandemia, la cittadinanza nell’immigrazione; Valeria Dell’Orzo*, De bello social: la guerra dell’#Odio virtuale; Michele Di Donato, Fabiola Di Maggio, Nonluoghi. Percorsi di visioni #1; Maria Rosaria Di Giacinto, Culture del cambiamento climatico. Tradizione, crisi e inversione; Piero di Giorgi, Il secolo breve e il protagonismo delle donne; Leo Di Simone, Il dramma nascosto dei Balcani e l’agonia dell’Europa; Enrica Fei, “Favola”, “fiaba”, migrazioni e Mediterraneo; Mariano Fresta, L’indagine ritrovata del 1907 su una piccola comunità siciliana in America; Concetta Garofalo, In tre tempi! L’individuo interconnesso fra spazio e tempo; Mario G. Giacomarra, Leonardo Sciascia e i suoi editori; Nino Giaramidaro, Memorie involontarie nella clausura del Covid; Eugenio Giorgianni, La ricerca delle verità. Scampoli di un’etnografia; Dario Inglese, La parentela fra scienza, mito e senso comune; Federico Jorio, Franco Pittau e Sandra Waisel dos Santos*, Brasile: trenta milioni di oriundi italiani nel Paese del meticciato; Chiara Lanini, Famiglie straniere e adolescenza, paradigmi a confronto. Un caso di tutela; Rosario Lentini, I nomi delle “anime” di Mazara. La popolazione, gli animali e i beni in un censimento del 1714; Laura Leto, L’avvenente fanciulla che calzava il sandalo; Pietro Li Causi, Perché mangiamo gli animali? Le risposte del pensiero greco a un problema contemporaneo; Antonietta Iolanda Lima, Il senso della storia in Pasquale Culotta architetto; Maria Immacolata Macioti, Una donna tra il silenzio dell’eremo e l’impegno pubblico; Nicola Martellozzo, Il metodo e la freccia; Francesco Medici, Un laboratorio di storie e un percorso d’integrazione linguistica; Maria Chiara Modica, Bibliothek Warburg, «indefinita e forse infinita» costellazione di immagini e parole; Lina Novara, Intorno un rosone di Trapani: la bellezza dell’arte, il fascino dei simboli; Antonio Pane, Commento a un commento di Pizzuto; Giacomo Pilati, Un romanzo popolare nella memoria di un mito; Antonio Pioletti, Il Mediterraneo «comunità interletteraria». Il Gruppo di ricerca “Medioevo Romanzo e Orientale”; Alessandro Prato, L’uso della menzogna come strumento di propaganda; Chiara Privitera*, La comunità italoamericana degli Stati Uniti. Il caso di Middletown; Elio Rindone, Creazione dal nulla? Rileggere Tommaso; Mario Sarica, La pandemia per ripensare e rigenerare le società malate; Paul Schafer, The Culturescape: Self-Awareness of Communities; Pier Giorgio Solinas, Tra Goody e Braudel, un dialogo postumo; Orietta Sorgi, La nostalgia come utopia; Francesco Valacchi*, L’eredità di Alexander Langer profeta disarmato; Francesco Virga, Sciascia morde ancora; Maria Rosaria Zulì*, La pandemia: appunti di lettura di un fenomeno in chiave letteraria.
IL CENTRO IN PERIFERIA
Pietro Clemente, Riti, simboli, aree interne; Maria Rosaria La Morgia, L’utopia possibile, Fontecchio e la Convenzione di Faro; Giulia Rieti, Tra identità e turismo: sondaggi etnografici a Rio Marina (Isola d’Elba); Francesca Uleri, Ruralità differenziate, turismo rurale e nuova centralità dell’agricoltura; Flavio Lorenzoni, Capitale Culturale e Patrimonio Naturalistico, contesti congiunti e contesi; Letizia Bindi, Oltre il ‘piccoloborghismo’. Comunità patrimoniali e rigenerazione delle aree fragili; Giovanni Gugg, La processione sull’oceano. Il Venerdì Santo nel tempo della pandemia; Giuseppe Sorce, Riscrivere il territorio, ripensare la geografia; Gaetano Sabato, Territorio e pandemia, resilienza e fragilità; Nicola Grato, Piccoli paesi e vaste prospettive; Settimo Adriani e Silvia Verzilli, David, Golia e il Covid-19; UMANE DIMENTICATE ISTORIE: Gad Lerner, Dalla parte dei deboli e dei discriminati; Monica Tozzi e Andrea Fantacci, Chi incontrerà Aristeo?; Adriano Senatore, La pandemia: strage di uomini e strage della memoria. La scomparsa di Renato Novelli, testimone del Novecento; Mario Sarica, Addio al cavaliere socialista e museografo; Michele Fratino, Il lutto, la memoria e le lotte civili: il Covid nel Fortore molisano; Maria Scarsella, Adriano Perrotti: prigioniero del suo corpo ma libero come il vento!.
Davide Accardi*, Tra cultura egemonica e subalterna: le edicole sacre a Napoli; Alberto Giovanni Biuso, Potenza e limiti della Teoria critica; Augusto Cavadi, Siamo rimasti orfani delle “grandi narrazioni”, Giovanni Cordova, Intellettuali ed etnografia tra impegno e sovversione; Lella Di Marco*, Bologna. Appunti su giovani e cultura nel tempo della pandemia; Lia Giancristofaro, Convegni e altre kermesse intellettuali: “arte del potatore” e rinascita post-pandemica; Vito Teti, Pensieri su un limite; Sergio Todesco, La pandemia, de Martino e l’inverno del nostro scontento.
Ugo Iannazzi, Se l’italiano non recupera un suo spazio dinamico e vitale; Rosario M. Atria, Dante 700. Leggere la ‘Commedia’ al tempo della pandemia; Paola Barbuzzi, Is English a global language or a lingua franca?; Pietro Clemente, Itanglismi, tecnicismi e populismi; Mauro Geraci, Al di là dell’inglese, perché l’italiano non vada all’Aldilà. Piccoli pensieri antropologici; Sonia Giusti, Le parole della pandemia; Luigi Lombardi Satriani, In luogo di. La lingua italiana day after lo sbarco: l’inglese siamo noi; Flavia Schiavo, La Lingua madre.
IMMAGINI
Carlo Baiamonte, Quel che rimane del borgo più famoso di Corleone; Carmen Garcia Llorens*, Perdersi nel blu a Barcellona; Victoria Herranz*, La fame. La Sicilia dell’altra condizione; Lorenzo Ingrasciotta, Mario il marconista e Vittorio l’aviatore; Cristina Marchisio, Per i corridoi e le stanze dei passi perduti; Giovanni Polizzi, Spy story; Maurizio Sapienza, Segni; Lia Taddei, Pasqua ortodossa in Maramures; Giusi Tarantino*, I vecchi.